Il Tar di Brescia ha bocciato il ricorso di Maria Grazia Ferrari, dando invece piena ragione al Comune di Antegnate, che aveva negato i permessi all’allevamento di visoni perché troppo vicino alle abitazioni e non linea con le norme del Piano di governo del territorio (Pgt).
La sentenza del Tar sembra chiudere la vicenda del contestato allevamento di Antegnate e confuta le ragioni poste da Ferrari Maria Grazia a propria difesa: l’allevamento con altri animali era fermo da ben 7 anni, quindi quello di visoni è a tutti gli effetti una nuova attività e deve sottostare alle regole del Pgt, che impone una distanza minima di 500 metri dall’abitato.
Soddisfazione da parte del Movimento etico tutela animali e ambiente e di Essere Animali, associazione a capo della campagna Visoni Liberi e che per anni si è occupata della vicenda portando le prime proteste ad Antegnate assieme ad un comitato locale, ma anche un invito alle autorità a muoversi fermamente sulla questione e a dare una nuova vita agli animali.
“La piena ragione data dal Tar alle nostre tesi è un’ottima notizia, ma è urgente capire come voglia procedere il Comune di Antegnate e cosa ne sarà dei visoni chiusi in quelle gabbie, portati senza alcuna autorizzazione nell’allevamento ormai da un anno” commentano da Essere Animali “Adesso la parola d’ordine deve essere smantellare l’allevamento e sequestrare gli animali. Sappiamo che con noi in questa richiesta ci appoggia la stragrande maggioranza degli italiani, contrari a questo tipo di attività”.
La chiusura dell’allevamento di Antegnate deve essere il prossimo passo dopo questa sentenza del TAR e il primo verso una legge che finalmente vieti questa attività su tutto il territorio nazionale, così come già legiferato in ben 8 paesi europei. Non solo gli animalisti, ma quasi il 90% della popolazione e ben 200.000 visoni chiusi negli allevamenti italiani aspettano da tempo che in Parlamento di discutano le Proposte di Legge in materia, presentate da rappresentanti di tutti gli schieramenti politici.
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