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Bergamo

Assalto ultras, sindacato dei poliziotti: “Basta ipocrisia, partite a rischio a porte chiuse” video

Un comunicato dai toni duri quello diffuso da Ugl, sindacato di Polizia di Stato, in seguito agli scontri avvenuti in centro a Bergamo tra ultras dell'Atalanta e gli agenti impegnati a mantenere l'ordine pubblico.

Un comunicato dai toni duri quello diffuso da Ugl, sindacato di Polizia di Stato, in seguito agli scontri avvenuti in centro a Bergamo tra ultras dell’Atalanta e gli agenti impegnati a mantenere l’ordine pubblico. E’ l’ennesimo episodio di violenza a cui, secondo il sindacato, va data una risposta forte.

Ecco l’intervento di Roberto Villa, segretario provinciale dell’Ugl

L’U.G.L. Polizia di Stato esprime solidarietà a tutti i colleghi rimasti feriti negli scontri avvenuti nel dopo partita Atalanta – Inter disputata nel pomeriggio di sabato 16 gennaio e ringrazia tutti gli appartenenti delle forze dell’Ordine che hanno scongiurato un’eventuale disgrazia. Bilancio finale della partita di calcio: 10 tifosi arrestati, 7 agenti feriti, mezzi danneggiati, tanta paura, tragedia sfiorata. Tragedia sfiorata perché diversi “imbecilli”, che si nascondono dietro la parola “tifoso” e che nel periodo estivo si prodigano per apparire come benefattori e organizzatori di feste con fini benefici, sabato pomeriggio hanno oltrepassato il limite.

Due poliziotti della questura di Bergamo, nello svolgimento del proprio compito istitutizionale, hanno rischiato di non tornare più a casa dai propri familiari, a seguito del fatto che questi teppisti hanno lanciato dapprima pietre contro un’auto della Polizia al cui interno vi erano i due colleghi, (uno dei quali colpito alla testa, ma per fortuna al momento indossava il casco) e successivamente lanciando all’interno un fumogeno che ha originato un principio d’incendio sia sul sedile sia alla manica del giubbotto dov’era seduto il collega stesso. Solamente la prontezza di riflessi e la professionalità dei due colleghi, ha evitato il peggio!

Ribadiamo per l’ennesima volta che i poliziotti sono davvero stanchi di essere impiegati in servizi di ordine pubblico e considerati come ammortizzatori sociali gettati in pasto a quei “teppisti” che si definiscono tifosi! Riteniamo inaccettabile il fatto che oggi siamo ancora qui, per l’ennesima volta, a discutere di tifo violento, di guerriglia urbana, di cosa si poteva fare per evitare tutto questo. Tutti sapevano che la rivalità tra le due tifoserie si è inasprita nel 2001, con lo scooter di un ragazzo bergamasco fatto salire fino al terzo anello preso e calci e poi lanciato dagli spalti di San Siro da un gruppo di ultra imbecilli dell’Inter.

Un’immagine che ha fatto il giro del mondo. E’ solo di due anni fa l’ultimo fatto di cronaca inerente gli scontri avvenuti in città tra le due tifoserie, in occasione dell’incontro di calcio serale tenutosi martedì 29 ottobre 2013, occasione anche lì in cui si verificarono sassaiole tra tifosi e cariche della Polizia, fortunatamente senza nessun ferito. Non è bastata nemmeno la successiva guerriglia urbana avvenuta il 22 novembre 2014 durante l’incontro di calcio Atalanta – Roma ( 6 tifosi arrestati più 2 denunciati), per trovare il coraggio di prendere una decisione definitiva: partite di calcio a porte chiuse fino al termine di ogni campionato per le partite ritenute a rischio.

Centinaia di Agenti e ogni volta sempre più, impiegati a garantire la sicurezza per un incontro di calcio (25.000 spettatori), quando gli Agenti preposti al controllo del territorio per l’intera popolazione della città di Bergamo (115.000 abitanti) a gennaio 2015 erano 43 mentre oggi sono- 39, ben 4 polizotti in meno nonostante il delicato periodo storico che stiamo attraversando e il continuo aumento di reati contro il patrimonio!

Le società di calcio pagano ingaggi milionari e ricavano profitti, ma chissà perché il servizio dell’Ordine Pubblico grava sulle tasche della gente comune; è giunto il momento di dare una svolta: le società di calcio DEVONO PAGARE IL SERVIZIO SVOLTO DALLE FORZE DELL’ORDINE. Questi “teppisti” devono capire che la tolleranza è finita e che i poliziotti non sono punchball da utilizzare per scaricare la loro tensione/repressione psicologica. Iniziamo ad addebitare a questi “agnellini” tutte le spese sostenute dalla collettività per garantire il servizio di Ordine Pubblico, il risarcimento dei danni per i veicoli danneggiati e il pagamento di tutte le spese Sanitarie sostenute dal S.S.N. per le prestazione erogate ai poliziotti rimasti feriti nonché il pagamento delle giornate di assenza dei poliziotti che non potranno svolgere la loro attività al servizio della collettività, perché convalescenti a seguito dei tafferugli

Restiamo amareggiati se pensiamo al fatto che ogni volta che accadono questi episodi, siamo qui a denunciare sempre le stesse cose, ma alla fine il risultato non cambia. Basta ipocrisia, basta chiacchiere da bar, basta slogan sui giornali, è giunto il momento dei fatti! Ovviamente, nonostante il passato avrebbe dovuto fare da maestro, il Ministero dell’Interno non ha ritenuto vietare la trasferta dei tifosi interisti. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha anche introdotto una “scala di rischi”: un “termometro” di valutazione delle partite secondo un rischio da 0 a 3 in base a parametri quali l’impianto sportivo, i rapporti tra le tifoserie, i precedenti, l’importanza sportiva della gara, ma nonostante tutto ciò, la partita Atalanta – Inter è stata disputata come se nulla fosse senza prendere particolari provvedimenti restrittivi, nonostante gli episodi di violenza accaduti già nei precedenti incontri.

Ai nostri politici, ai nostri prefetti e a tutti gli altri censori chiediamo di scendere in piazza con noi a svolgere il servizio di Ordine Pubblico e solamente dopo di dare un giudizio, perché è troppo facile giudicare stando comodamente seduti in una poltrona ministeriale o di Governo, mentre in mezzo alla strada a prendere sassate, sprangate in testa, insulti e sputi ci vanno i poliziotti, con mezzi di contrasto ormai obsoleti”

L’U.G.L. Polizia di Stato non ci sta, per questo motivo chiede a gran voce che le prossime partite a rischio dell’Atalanta siano svolte a porte chiuse fino alla fine del campionato e per ogni campionato successivo, purtroppo a discapito della maggior parte dei tifosi bergamaschi che sono persone serie e rispettabili, ma che per colpa dei “soliti noti” dovranno pagarne le conseguenze.
Ai nostri cari politici, invece, chiediamo che si attivino per promuovere una Legge che obblighi le società di calcio a pagare l’intero servizio di Ordine Pubblico che verrà svolto in occasione delle partite di calcio, o in alternativa, si faccia come negli stadi: chi organizza l’evento o la manifestazione si porti obbligatoriamente il suo servizio d’ordine così la Polizia potrà dedicarsi a tempo pieno al contrasto della criminalità.

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