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In centro città

Scontri con la polizia dopo Atalanta-Inter: 10 gli ultrà in carcere, tra loro un tedesco video

Sarebbe arrivato appositamente dalla Germania per aiutare gli amici bergamaschi nelle cariche alle forze dell'ordine

Sono dieci gli ultrà arrestati sabato 16 gennaio a Bergamo nel corso degli scontri con la polizia in centro città al termine di Atalanta-Inter.

A renderlo noto i vertici della questura cittadina. E tra gli ultrà fermati c’è anche un tedesco, un supporter dell’Eintracht Francoforte, squadra la cui tifoseria è gemellata con quella bergamasca. Sarebbe arrivato appositamente dalla Germania per seguire prima la partita e aiutare poi gli amici bergamaschi nelle cariche alle forze dell’ordine.

Gli altri nove arrestati sono invece bergamaschi, tra i 20 e i 30 anni, due residenti in città e gli altri in provincia. Sono stati tutti condotti nel carcere di via Gleno a Bergamo. Sono accusati di lesioni, resistenza e danneggiamento.

Tra loro anche due già colpiti da Daspo e che quindi sono accusati anche di violazione dello stesso. Saranno interrogati tutti lunedì dal giudice per le indagini preliminari.

I disordini sono esplosi un’ora dopo il termine della partita del Comunale, intorno alle 17.45, quando il corteo di bus con tifosi interisti e camionette della polizia raggiunge l’incrocio tra via Maj e via Taramelli. E’ lì che da una strada laterale spuntano una quarantina di ultrà atalantini, incappucciati e con indosso i passamontagna, oltre che armati di bastoni, sassi e bombe carta.

Parte un lancio di oggetti contro i pullman e provano anche a raggiungere i rivali interisti. Ma l’offensiva viene arginata dalla polizia, con un principio di incendio di una volante a causa dei botti lanciati all’interno.

Inizia quindi l’inseguimento per cercare di catturarli. I tifosi bergamaschi fuggono lungo via Taramelli e raggiungono via Camozzi, dove provano un assalto con sassi e bastoni contro gli agenti. Che però non demordono e proseguono la caccia, coadiuvati anche dall’elicottero della polizia che segue i fuggitivi.

I numerosi passanti del sabato pomeriggio, a piedi e in auto, non capiscono cosa stia succedendo in pieno centro. Il traffico è in tilt.

Gli ultrà corrono lungo via Tasso, dove provano una nuova offensiva contro le forze dell’ordine. Raggiungono quindi via Pignolo e da lì arrivano fino in Città Alta. E in Colle Aperto che scattano i primi arresti.

Altri ultrà riescono a fuggire, passano da porta San Lorenzo e raggiungono la zona dello stadio. Alcuni provano persino a nascondersi nei cortili delle abitazioni, con gli stessi residenti che avvertono gli agenti della loro presenza. Altri riescono a dileguarsi.

Alla fine il bilancio è di dieci ultrà arrestati, tutti maggiorenni, e di sette agenti feriti nelle varie fasi degli scontro, oltre che di alcuni mezzi della polizia danneggiati. E di una intera città che per un pomeriggio è stata sotto assedio.

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