Con la sua tragica morte ha ridato speranza ad altri quattro bambini, tra cui uno a Bergamo.
E’ la drammatica storia di un bimbo pugliese di 5 anni, colpito da una grave forma di meningite una decina di giorni fa, che è morto mercoledì 6 gennaio nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
La giovane vittima, figlio di una coppia che risiede a Carmiano (in provincia di Lecce), era stato portato in ospedale domenica 27 dicembre, in preda a febbre alta e attacchi convulsivi.
Da diversi giorni in coma, sempre con la mamma e il papà vicini, il piccolo, aggredito dal batterio streptococcus pneumoniae, si è aggravato fino al decesso.
Dopo il via libera dei giovani genitori, si è provveduto all’espianto degli organi.
Sono quattro le equipe operatorie che per ora si sono alternate per consentire almeno quattro trapianti di organi ad altrettanti bambini in tutta Italia: quella di Milano per il prelievo di cuore, quella di Bergamo per il prelievo di fegato, quella dell’ospedale leccese per i prelievi di reni che andranno a Milano e a Roma.
“Provo un impatto emotivo molto forte e una grande fatica fisica anche solo ad immaginare cosa significhi, per un genitore, scegliere di donare gli organi del proprio figlio – ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – .
Non solo è la rappresentazione di una scelta di profonda generosità e altruismo, ma è anche una straordinaria opportunità per accendere una speranza di vita in altre famiglie, per alleviare il dolore di altri genitori, per placare mille altre sofferenze. Compiere questa scelta significa contribuire a costruire un mondo migliore, dove la cultura della donazione degli organi possa crescere sempre di più e diventare patrimonio di generosità e di futuro per tutti”.
commenta