Rosa Vigani Grena non è tipo da bandiera bianca. Forse è anche merito suo se suo figlio Giorgio, dopo 58 mesi di minima coscienza dovuto ad un incidente stradale si è svegliato.
Battagliera come sempre, Rosa Vigani nei giorni scorsi proprio con un video a Bergamonews aveva chiesto all’Asl di abolire controlli e snellire la burocrazia per aiutare famiglie che, come la sua, vivono con persone con gravi problemi di deambulazione.
A stretto giro di posta era arrivata la risposta di Mara Azzi, direttrice dell’Asl di Bergamo.
Se pensate che il botta e risposta fosse finito su tutti i quotidiani per poi concludersi in un nulla di fatto, dovete ricredervi.
Rosa Vigani Grena e Mara Azzi si sono incontrate nella sede dell‘Asl di Bergamo lunedì 4 gennaio. Incontro riservatissimo durato quasi due ore.
“Abbiamo chiarito tutto e mi piace che gli utenti abbiamo un rapporto diretto con l’Asl” ha tagliato corto Azzi che non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.
Più generosa Rosa Vigani Grena: “È stato un incontro molto utile, le ho raccontato tutta la storia di Giorgio e tutte le fatiche che abbiamo dovuto affrontare in questi anni per ottenere ciò che spetta a persone che vivono gravi problemi come mio figlio Giorgio. Il tema della burocrazia è rimasto al centro del nostro discorso, ma ho trovato la dottoressa Azzi molto attenta e disponibile ad intervenire. Come ho ribadito anche nella mia prima esternazione, faccio questa battaglia per tutte quelle persone e per quelle famiglie che vivono dei veri drammi e che necessitano di aiuti”.
Polemica rientrata? Pare proprio di sì. Anzi, sembra sia nato un filo diretto tra le Rosa Grena e Mara Azzi per superare eventuali ostacoli che riguardano altri casi.
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