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Il dramma

Sognava di fare il pilota: Gianpaolo è morto a 15 anni all’ospedale di Bergamo

Gianpaolo Caccavallo, 15enne pugliese, se n’è andato pochi giorni fa all'ospedale Papa Giovanni a causa di un brutto male. Accompagnato dalla sua grande passione per i motori.

"Un giorno voglio arrivare sul gradino più alto del podio". L’ultimo post Gianpaolo Caccavallo lo aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook da una stanza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo martedì 17 novembre.

Con lui, sempre al suo fianco, la mamma Angela, che dopo due giorni ne ha dovuto scrivere un altro, liberatorio nella sua drammaticità: "Finalmente ce l’ha fatta, ha vinto la gara più importante della sua vita! Adesso il suo podio è il più alto che ci sia, al fianco di Dio. Ti amerò per sempre piccolo mio".

Gianpaolo Caccavallo, 15enne pugliese, se n’è andato a causa di un brutto male, accompagnato dalla sua grande passione per i motori. E’ stato anche grazie a quella che fin dalla nascita ha avuto il coraggio di provare a sorpassare e vincere contro l’avversario più difficile: una atresia alle vie biliari, una grave malattia al fegato per il quale aveva subito anche un delicato trapianto dopo pochi mesi di vita.

Un brutto male scoperto dai medici quando il piccolo aveva solo 15 giorni. Dopo due settimane viene sottoposto a una delicata operazione per salvargli la vita, che purtroppo non sconfigge del tutto la malattia.

Nove mesi più tardi le sua condizioni si aggravano e il 6 luglio del 2000 il bimbo entra in sala operatoria per un trapianto di fegato. Ventiquattro delicate ore di operazione, che gli permettono però di tornare a condurre una vita normale. Almeno fino a quindici anni. Fino a qualche giorno fa, quando quello che doveva essere un normale controllo si è tramutato in un disperato e lungo intervento. Un’altra tappa delicata della vita di Gianpaolo, che questa volta, purtroppo, è stato sconfitto.

Gianpaolo si è portato con sè il grande sogno che aveva coltivato fin da piccolo, quello di fare il pilota e di arrivare in Formula Uno. Una passione che gli aveva trasmesso il papà, con il quale aveva preso parte a diverse gare di moto per ragazzi nei maggiori autodromi Italiani come il Mugello, Misano, Vallelunga e Imola). Sempre con la sua moto, con il numero nove. Un numero che lo accompagnava fin dalla sua data di nascita il 9/09/1999, e che ha contrassegnato anche il suo ultimo giro di pista della gara della vita, il 19 novembre.

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