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Lo spettacolo

Teatro di gruppo, a Urgnano in scena “Edgar Allan Poe”

Sabato 21 e sabato 28 novembre all'auditorium comunale di Urgnano va in scena "Edgar Allan Poe - Terzo studio".

Sabato 21 e sabato 28 novembre alle 21.30 all’auditorium comunale di Urgnano va in scena "Edgar Allan Poe – Terzo studio", di Gianfranco Bergamini, con MariaRosa Criniti, Ferranti Daniela, Antonella Lombardi, Stefano Maestrelli, Chiara Ratti, Giulia Rossi e Daniela Vavassori. Scenografie, progetto luci e audio sono curate da Davide Lenisa, le maschere da Unzipò e la bocca da Rosemary Amodeo. All’allestimento ha collaborato Nadia Savoldelli, montaggio scenico e regia sono di Gianfranco Bergamini.

Lo spettacolo rientra tra le proposte della 26esima edizione del Festival internazionale del teatro di gruppo.

L’autore dello spettacolo, Gianfranco Bergamini spiega: "Il progetto teatrale ‘Edgar Allan Poe’ nasce dalla volontà di trasporre scenicamente la vita e l’opera del grande scrittore americano. Nel tentativo di evitare il rischio di una narrazione didascalica e povera di emozioni, abbiamo lavorato più sulle situazioni che sulle storie e i personaggi. A livello drammaturgico la pièce si sviluppa intorno ad alcune tematiche ricorrenti sia nella produzione letteraria di Poe che nella sua propria esistenza: il doppio – l’androgino (la ricerca dell’identità e dell’anima gemella, il maschile e il femminile che si fondono nell’unità); i contrari (amore – morte, buio – luce, sonno – veglia, memoria – oblio); l’archetipo della Grande Madre, amata e odiata, e il ritorno al ventre materno; la ripetitività e la ciclicità delle azioni e una gestione ritmica dello spazio scenico, vicina al teatro-danza; i non- personaggi, ovvero il personaggio Poe. Nella costruzione scenica abbiamo assemblato frammenti delle poesie e dei racconti dello scrittore di Baltimora con invenzioni narrative originali. Il tono dello spettacolo è ironicamente lugubre e sepolcrale, l’ambientazione buia, fredda, disadorna. Tutti, attori e spettatori, sono chiusi in una sorta di grande sarcofago ornato da drappi neri. L’assetto scenografico claustrofobico e opprimente crea un ambientazione inquietante che permette un coinvolgimento emotivo totale del pubblico con ciò che vede. L’universo esistenziale di Poe è, nella nostra pièce, popolato da sogni allucinati e da una febbrile fantasia, in cui l’elemento sadico- distruttivo finisce col prevalere e gli impulsi d’amore evocano inevitabilmente quelli di morte. Un discorso a parte meritano i ‘personaggi’ dello spettacolo. Tranne poche eccezioni essi sono scelti sempre in una umanità del tutto bandita: o sono pervertiti (‘Il demone della perversítà’) o dementi (“Il crollo della casa Usher”) o apparizioni spettrali (‘Silenzio’) o fantasmi soprannaturali (‘Sogno’) o angelicate idealità (‘Berenice’) o, infine, caricature (Psyche Zenobia). Sono esseri senza spessore umano, privi o quasi di personalità. Sono figure allucinate chiamate a riempire i drammi dello scrittore e a giustificarne l’intreccio. Queste presenze sono riconducibili al poeta stesso e alle varie sfaccettature della sua malata sensibilità. Sono il Poe che si ‘moltiplica’ in tali spoglie solo per poter abitare più intensamente è più liberamente i propri sogni. Poe è l’assoluto protagonista della sua opera e della trascrizione scenica che tenta di farne il Laboratorio Teatro Officina".

L’auditorium comunale di Urgnano è in via dei Bersaglieri, 67, alla scuola media. Il biglietto di ingresso allo spettacolo è di 10 euro. È consigliata la prenotazione.

Per avere ulteriori informazioni e per prenotarsi contattare Laboratorio Teatro Officina, telefonando ai numeri 035.891878 e 340.4994795.

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