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L'analisi

Nove mesi dopo la Foppa torna grande anche al PalaNorda

Le rossoblù non vincevano davanti al pubblico amico addirittura dal 21 febbraio. Sono tornate a farlo domenica contro l'insidiosa formazione del Bisonte Firenze, letteralmente annientata grazie a una partita semplicemente perfetta di Lo Bianco e compagne.

Era dallo scorso 21 febbraio che i tifosi rossoblù aspettavano questo momento. Dopo quasi nove mesi, il tempo di una gravidanza, il momento è arrivato: la Foppa ha espugnato il PalaNorda. Allora a cadere al tie-break era stata Modena. Stavolta è toccato a Firenze, al Bisonte di San Casciano, incornato in poco più di un’ora con un punteggio che non ammette repliche: 25-14, 25-19, 25-14. E anche guardando i parziali intermedi la partita non ha mai avuto storia, con la Foppa sempre avanti sin da subito (8-6) per poi inserire il turbo.

Con questo successo le ragazze di Lavarini risalgono in classifica assestandosi in una posizione tranquilla, la settima, in attesa di lanciare l’assalto ai piani alti come preventivato a inizio stagione.

SQUADRA IN CONTROLLO ASSOLUTO DEL MATCH – La partita contro le toscane si presentava agevole sulla carta vista la disparità del valore dei due organici. Un’occasione ghiotta per i tre punti e per valutare i progressi nel gioco. E così è stato. La Foppa ha inserito sin dai primi scambi il pilota automatico, condotta magistralmente da Lo Bianco, per cui il tempo sembra essersi fermato al 2011. Leo ha deliziato i fortunati presenti con un campionario da autentica fuoriclasse che da solo vale il prezzo del biglietto Anzi, in verità Leo si è calata anche nel ruolo del "muratore" visti i cinque punti a muro, un record soprattutto se si pensa alla sua altezza non certo imponente (171cm). La ricezione discreta è stato l’ingrediente essenziale per la qualità della torta. Un 54% di positività (anche se solo 27% di perfezione) che ha consentito a Lo Bianco di destreggiarsi con sufficiente creatività e disinvoltura. L’attacco ne ha ovviamente beneficiato (49% di squadra) con le eccellenze dettate da Plak (11 su 22) e dalle centrali.

Lavarini si è goduto l’ottimo lavoro delle ragazze da bordo campo chiamando un timeout discrezionale solo sul 19-13 del terzo set, giusto per ricordare alla truppa che la partita non era finita. Anche se il risultato non era minimamente in discussione. L’esperienza e la classe di Turlea e Calloni hanno fatto solo il solletico alla potenza in attacco di Plak, Aelbrecht e Barun mentre l’ordine garantito dietro da Gennari e Cardullo ha dato sicurezza a tutta la squadra.

Per il resto Firenze ha trovato Vanzurova in serata-no, Ninkovic poco servita e il libero Parrocchiale ancora troppo acerbo per opporsi con efficacia allo strapotere rossoblù. Anche il servizio ha rappresentato una nota lieta. L’artiglieria pesante Plak-Barun (5 aces) ha scavato i solchi decisivi nei momenti importanti dei set, consentendo di mantenere sempre a debita distanza le avversarie. Si parla tanto dell’attacco, Lavarini non perde occasione di sottolineare come, giustamente, debba essere il punto di forza della squadra. Ma anche nel fondamentale dai nove metri ne vedremo delle belle da qui a fine stagione.

Al tecnico rossoblù in particolare è piaciuta poi l’aggressività della squadra, non fine a se stessa ma convogliata nel modo giusto, nel cercare di mettere in difficoltà l’avversario in ogni momento e nei modi più giusti in base alle situazioni. Una considerazione che ci trova assolutamente d’accordo.

ORA BUSTO – Dopo le salite iniziali il calendario continua a sorridere alle rossoblù proponendo altre sfide sulla carta in discesa. Domenica la squadra concederà il bis tra le mura amiche. Ospite la mina vagante Yamamay Busto Arsizio, al momento avanti di tre punti ma con una partita in più: dopo anni in cui si arrivava al match con le Farfalle da sfavoriti, ora i ruoli si sono ribaltati. Sono infatti le biancorosse ad essersi ridimensionate nell’ultimo mercato anche se non andranno sottovalutate visto soprattutto il recente exploit contro Conegliano (occhio soprattutto all’opposta a stelle e strisce Lowe). Certo con altri tre punti e la spinta data da tre vittorie consecutive, la rincorsa ai primi posti proseguirebbe con slancio.

Alberto Caprini

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