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Il personaggio

La maestra Zanchi, 98 anni e un desiderio: ringraziare Percassi per S. Pellegrino-Video fotogallery video

Maria Luisa Zanchi Palmieri, 98 anni, lancia un messaggio ad Antonio Percassi: "Grazie per aver rilanciato le terme di San Pellegrino, ora però, se si potesse riaprire la funicolare".

“Signor Marcello, lei fuma troppo!” disse lei. “Embé, e che ce posso fa” rispose Marcello Mastroianni.

La scena si svolge nel 1984 al Casinò di San Pellegrino Terme. Ma non si tratta di un film, seppure siamo sul set de “Le due vite di Mattia Pascal” di Mario Monicelli, interpretato da Marcello Mastroianni.

Lei è Maria Luisa Zanchi Palmieri, classe 1917, testimone del bel mondo che frequentava le terme e il Casinò di San Pellegrino, poi maestra per oltre trent’anni a Ghisalba, chiamata in quell’occasione a fare da comparsa.

Forse per quell’eleganza che la caratterizza, quei gesti signorili così innati, quelle parole misurate e comunque dette con equilibrio e dolcezza.

Ora, ormai prossima il 4 novembre a soffiare su 98 candeline, con la stessa classe con cui si rivolgeva a Marcello Mastroianni trattandolo come uno scolaro un po’ discolo, Maria Luisa Zanchi Palmieri avrebbe da dire qualcosa ad un’altra personalità, questa volta bergamasca.

Perché la maestra Zanchi Palmieri è originaria di San Pellegrino, il padre Ermenegildo Zanchi era stato prima direttore degli stabilimenti delle Fonti Bracca e poi della Funicolare.

“Sono contenta di questa operazione che ha fatto l’imprenditore Antonio Percassi con la riapertura delle Terme e vorrei dirgli di continuare a pensare a San Pellegrino in modo fattivo perché è un peccato lasciare andare così un posto tanto rinomato” afferma la maestra. Che aggiunge un altro desiderio: “Vorrei che si ripristinasse la funicolare che porta in vetta, dove ci sono molte ville e che sarebbe una bella attrazione per i turisti e i villeggiati”.

Il desiderio è stato espresso.

Da cronisti non possiamo fare altro che far giungere il messaggio all’imprenditore Percassi, anche se la maestra Zanchi Palmieri non vorrebbe disturbarlo o scomodarlo. 

“Chissà quante cose avrà da fare” aggiunge la maestra.

Anche se Maria Luisa ha una profonda stima per l’imprenditore Percassi, tanto che le nipoti sentondolo sempre elogiato dalla zia le hanno regalato una foto di Percassi con dedica. La maestra ha incorniciato la foto e l’ha fatta appendere in salotto, solo all’ennesimo riso delle nipoti ha compreso lo scherzo e ha archiviato la foto di Percassi con dedica. 

Anche se il desiderio di incontrarlo di persona per ringraziarlo non manca di esprimerlo anche alle molte alunne che da Ghisalba vengono a trovarla ogni settimana, come Dina Costa Castagna classe 1940; Maria Luisa Jotti classe 1950 e Sara Bosis classe 1965. Rigorosamente elencate in ordine alfabetico. Che hanno raccolto le memorie della loro insegnante e vorrebbero ora pubblicarne un libro.

Con la maestra ricordano le lezioni severe di grammatica, ma anche quella gita nel 1961 a Torino per il centenario dell’unione dell’Italia.

“Avevamo tutti il grembiule bianco, il nastro rosso e poi ci avevano fatto aggiungere due pon pon di lana verdi perché così avevamo il tricolore addosso – rammenta Maria Luisa Iotti – ma quei due pon pon verdi appesi al collo attiravano l’attenzione di tutti e noi ci vergognavamo per tanta curiosità”.

La maestra Maria Luisa ascolta, sorride, elargisce consigli sui nipoti delle ex alunne che frequentano le scuole.

Poi avvicina lo specchio e con il pettine ravviva la piega.

Un gesto naturale, quasi automatico, ma che evidenzia una filosofia di vita: bisogna sempre essere in ordine.

Non per qualcuno, ma per se stessi.

Perché ognuno di noi ha un ruolo nel mondo ed è bene rappresentarlo al meglio.

Se poi suona al campanello Percassi…beh, lei è pronta per dirle due cosine che ci terrebbe tanto.

Davide Agazzi e Luca Bassi 

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