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Fim bergamo

I metalmeccanici Cisl contro il Governo Renzi Anticipo Tfr: avvio in sordina

Da venerdì 3 aprile i lavoratori potranno ottenere dal proprio datore di lavoro il versamento immediato del TFR, mese dopo mese, anziché accumularlo. È una delle misure pensate dal governo Renzi per riattivare i consumi. Ma il sindacato Fim-Cisl è critico: "Un assist alle banche". riattivare i consumi.

Da venerdì 3 aprile i lavoratori potranno ottenere dal proprio datore di lavoro il versamento immediato del TFR, mese dopo mese, anziché accumularlo. È una delle misure pensate dal governo Renzi per riattivare i consumi.

La FIM CISL di Bergamo esprime forte contrarietà e preoccupazione, per questa norma e per i continui attacchi a cui viene sottoposta la previdenza complementare da parte del Governo.

Al momento non sono stati tanti i lavoratori che hanno fatto richiesta di anticipo, ma la possibilità resta anche per i prossimi mesi. Prima, quindi, l’aumento della tassazione sulle rendite da previdenza complementare che sale al 20%, poi la possbilità di ricevere il TFR mensilmente in busta paga tassato con aliquota ordinaria, opzione che scatta dal mese di marzo e che vede tra la platea dei potenziali beneficiari anche gli aderenti a forme di previdenza complentare, che rischierebbero di veder scendere il capitale e diminuire il potere contrattuale e, conseguentemente, le tutele per gli aderenti.

Ora si aggiunge il provvedimento contenuto nel "decreto concorrenza" che tratta i fondi di previdenza complementare alla stregua di prodotti finanziari. Nella nostra provincia gli aderenti al Fondo Cometa (previdenza complementare dei metalmeccanici della grande industria) sono 20.584, una percentuale che si aggira intorno al 45% sul totale degli addetti.

“Un numero importante – sottolinea Luca Nieri, segretario generale Fim Cisl Bergamo -, ma che necessiterebbe di una maggior spinta visti gli scenari pensionistici che ci troveremo davanti, in particolare a favore dei giovani il cui totale di aderenti fino ai 35 anni è di 3.366. Invece gli ultimi provvedimenti vanno nella direzione opposta. La portabilità è un altro assist alle banche a discapito dei risparmi dei lavoratori, finalizzati ad avere una pensione dignitosa domani e un attacco alla contrattazione collettiva, che fissava condizioni e opportunità per gli aderenti ai Fondi negoziali e che oggi corre il rischio di contrattare salario e tutele di cui poi potrebbero beneficiare banche e finanziarie. Il Governo – conclude Nieri – farebbe meglio ad ascoltare chi ancora respira il profumo delle fabbriche, anzichè esercitarsi in inutili e dannosi saccheggi e picconaggi della previdenza complementare e dei risparmi pensionistici dei lavoratori”.

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