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Il caso

Processo ultrà: il pm chiede 6 anni di reclusione per il Bocia

"Sei anni di carcere senza attenuanti": è la richieste del pm Carmen Pugliese per Claudio Galimberti detto il Bocia, accusato di vari episodi di violenza.

"Sei anni di carcere senza attenuanti": è la richiesta del pm Carmen Pugliese per Claudio Galimberti detto il Bocia, accusato di vari episodi di violenza. Il reato più grave imputato a Galimberti è il concorso in rapina (per l’aggressione al tifoso juventino in centro), ai quali si aggiungono poi una trentina di capi d’imputazione: risse, violazioni di daspo, l’aggressione al giornalista de L’Eco di Bergamo Stefano Serpellini, l’adunata sediziosa e i danneggiamenti alla Bèrghem Fest di Alzano Lombardo. 

Il pubblico minuistero ha chiesto anche 16 mesi di reclusione per il sindaco "vedetta" di Gandosso, Alberto Maffi, che secondo l’accusa avrebbe controllato lo stadio per un attacco ultrà.

Per gli altri 143 imputati, tra cui 50 tifosi catanesi, le pene richieste vanno da 9 mesi fino 2 anni e 6 mesi.

Per l’aggressione al tifoso juventino, il pm ha chiesto l’assoluzione per Jean Luc Baroni (inizialmente accusato), per non aver commesso il fatto. Per il nuovo sospettato, Camillo Perretta, è stata chiesta la trasmissione degli atti alla Procura.

L’udienza è stata aggiornata al 23 marzo.

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