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A brescia

Yara, Bossetti al Riesame: “Non sono un assassino, la Procura contro di me”

"Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia". Massimo Bossetti ha reso dichiarazioni spontanee nella mattinata di martedì 10 marzo durante l’udienza al tribunale del Riesame di Brescia. Bossetti è in carcere dallo scorso 16 giugno con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra.

"Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia". Sono le prime dichiarazioni in un aula di Massimo Bossetti, il carpentiere 44enne di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio e in carcere dal 16 giugno scorso. Bossetti ha reso dichiarazioni spontanee durante l’udienza al tribunale del riesame di Brescia nella mattina di martedì 10 marzo in cui si discute la sua richiesta di scarcerazione dopo la bocciatura da parte del gip di Bergamo Ezia Maccora.

La difesa di Bossetti, nella persona dell’avvocato Claudio Salvagni, insiste sulle presunte discrepanze tra i risultati degli accertamenti sul Dna, sui risultati degli accertamenti dei Ris secondo i quali traccia di tessuti sui sedili dell’Iveco Daily del muratore sono stati trovati sui leggings di Yara.

Bossetti ha riaffermato in aula a Brescia la sua innocenza e ha detto di non capire "tutto questo accanimento da parte della Procura". Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri ha esposto le proprie argomentazioni in circa 40 minuti. 

La decisione del tribunale del riesame è attesa tra alcuni giorni. 

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