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In contropiede

Colantuono, che disastro: quando la lettura del match viene toppata in pieno

Nell'importantissimo match con la Sampdoria il tecnico di Anzio sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare: dal cambio Pinilla-Denis alla tardiva sostituzione dell'invisibile Baselli. Il tutto mentre i doriani dominavano e ribaltavano il risultato. Unica nota positiva della domenica i tifosi, tornati come ai bei tempi.

Dopo la bella prova di Torino, l’Atalanta era attesa da un’importante gara casalinga contro la Sampdoria con la necessità assoluta di fare punti, possibilmente bottino pieno anche per staccare il Cagliari che all’ora di pranzo aveva lasciato la vittoria al Verona. Dopo diverso tempo l’Atalanta ritrovava il tifo della curva Pisani e questo avrebbe dovuto essere un ulteriore stimolo per portare a casa la vittoria.

Al termine dei 90 minuti credo di poter affermare, senza possibilità di essere smentito, che la squadra nerazzurra abbia letteralmente buttato al vento la partita. Gli uomini di Colantuono hanno giocato un grande primo tempo, mettendo diverse volte in difficoltà la Samp con uno schieramento che pur prevedendo una sola punta (Pinilla), ha visto il Papu Gomez ed Emanuelson sulle fasce a spingere prepotentemente. Positiva durante i primi 45 minuti la prova di entrambi, specie quella dell’argentino che sembra davvero aver ritrovato il ritmo dei bei tempi. L’olandese è certamente dotato di grandi capacità offensive (non si può dire altrettanto in fase difensiva) e, pur nella sufficienza, è risultato invece a mio avviso eccessivamente lezioso, badando più alla bella giocata che non alla concretezza che sarebbe stata invece necessaria nel contesto della partita. Capitolo Baselli: il mister aveva deciso di riproporlo trequartista dopo la bella prova con la Juventus. Risultato: qualcuno l’ha visto in campo? Sembra impossibile che il giovane nerazzurro abbia alti e bassi di questo tipo. Domenica era una partita dove dare il massimo, ma Baselli ha totalmente mancato la prova, molle, svogliato, persino indisponente tanto da chiedersi quale è il vero lato di questo, per ora presunto, talento.

Dopo il grande primo tempo, dove la squadra nerazzurra oltre al gol di Stendardo avrebbe potuto pervenire in almeno altre due occasioni al gol, la seconda frazione di gara ha visto l’Atalanta sciogliersi come neve al sole. D’accordo che la squadra blucerchiata è certamente dotata di maggior tecnica e forza fisica, ma un calo come quello che si è visto è assolutamente inspiegabile. Le partite non si vincono giocando un tempo e l’Atalanta dovrebbe ben saperlo visto che questo copione non è la prima volta che succede in questo campionato. Pur sfiorando ancora il gol, gli uomini di Colantuono hanno lasciato che la Samp prendesse in mano le redini della partita e i forti attaccanti blucerchiati hanno tenuto in scacco la difesa nerazzurra, costantemente in difficoltà. Nella fase topica della partita, a metà del secondo tempo, mister Colantuono invece che sostituire l’inesistente Baselli e cercare la vittoria (D’Alessandro sulla fascia e Gomez dietro a Pinilla no, eh?), inspiegabilmente toglie un sempre positivo Pinilla per inserire il Tanque Denis. Un cambio tutto da capire, perché se sulla carta nel modulo di gioco non dovrebbe cambiare nulla (e allora perché farlo?), nel concreto la solfa cambia eccome, visto che l’argentino non vale attualmente Pinigol, e lo si vede subito. German si è trovato subito chiuso nella morsa della difesa genovese e purtroppo ha nuovamente dimostrato il suo periodo no quando ha avuto sul piede la palla del possibile nuovo vantaggio nerazzurro ma ha concluso con un tiraccio di piatto non certamente all’altezza delle sue possibilità.

Colantuono dopo oltre 70 minuti finalmente si accorge che l’Atalanta sta giocando in dieci e toglie Baselli per inserire Boakye. Ma ormai è troppo tardi, la squadra è già in balia degli avversari che la puniscono a 9 minuti dalla fine su un clamoroso errore di Sportiello che consente a Okaka di mettere comodamente in rete. Non ha evidentemente senso colpevolizzare l’estremo difensore nerazzurro, visto che senza le sue straordinarie parate durante l’intero arco del campionato forse oggi la squadra si troverebbe appena sopra il Parma.

Ora si fa davvero dura, anche perché le altre squadre non mollano e anzi fanno punti pesantissimi.

Un’ultima considerazione: ieri si è rivista dopo diverso tempo la curva Pisani al completo, colorata di tifo nerazzurro e credo sia stato un bello spettacolo per tutti i tifosi. Grande sostegno alla squadra e comportamento correttissimo. Ma non è bastato. L’Atalanta, indipendentemente dalla scelte tecniche che competono a chi di dovere, mai come in questo momento ha bisogno del sostegno di tutti i suoi tifosi perché il momento è molto, troppo difficile. E allora non c’è che attendere il trascorrere di un’altra settimana per vedere cosa succederà domenica a Parma (sempre che si giochi), piazza dove certamente hanno problemi ben più seri da risolvere.

Il Bore

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