E’ partito l’iter per la gara d’appalto che assegnerà, tra una ventina di giorni, i lavori per ripristinare la frana caduta nel dicembre 2013 sulla Strada Provinciale 27 nel territorio di Costa Serina che ha reso inagibile il ponte sul torrente Serina prima della località Rosolo.
Una notizia che aspettavano da tempo gli abitanti della Valle, costretti da più di un anno a percorrere lunghe strade alternative: le ditte con i requisiti di classificazione idonei individuate da una ricerca di mercato sono 27 mentre l’importo dei lavori ammonta a un milione e 200 mila euro. I tempi di esecuzione sono stati stimati in 240 giorni e, se verranno rispettati, si può ipotizzare un completo ripristino del versante attorno alla metà del mese di novembre.
Il progetto prevede l’esecuzione dei lavori su tre settori distinti: il settore A, sostanzialmente ubicato nella zona che diede origine alla frana che determinò la rottura del Ponte; il settore B, la zona centrale del versante; il settore C, zona posta più a valle dello stesso individuata e ormai conosciuta con il nominativo della zona del “Gendarme”.
Il sindaco di Costa Serina Fausto Dolci, il cui comune è stato individuato come ente attuatore nonostante Costa Serina sia più coinvolto dalla frana in quanto su sua iniziativa sono state reperite le risorse in Regione Lombardia, ha poi lasciata aperta la possibilità di effettuare le ultime lavorazioni consentendo la riapertura anticipata della strada: un chiaro segnale della volontà di accelerare ulteriormente i tempi, magari, dove possibile, istituendo un transito alternato con semaforo o una chiusura a fasce orarie del tratto oggetto di lavori.
“Ringrazio la maggior parte della popolazione della Valle – scrive il sindaco Dolci – che, seppur nel disagio e nelle difficoltà, ha saputo comprendere quanto si stava facendo, aiutando le amministrazioni, senza polemiche, nella risoluzione del problema. Un ringraziamento anche a Regione Lombardia, che ha dimostrato attenzione nei confronti anche delle zone più disagiate, mettendo a disposizione da subito le risorse necessarie per l’esecuzione dell’intervento, alla Provincia di Bergamo per la collaborazione e attenzione che ci ha dedicato, in modo particolare agli ingegneri Stilliti, Centurelli e Saro, all’ex presidente Pirovano, all’attuale Matteo Rossi e al consigliere Jonathan Lobati, che già dal loro insediamento si sono presi a cuore la nostra situazione”.
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