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L'opinione

Mattarella Presidente sobrio e istituzionale Bentornata politica!

Sergio Mattarella è uomo schivo, mai cercato i riflettori: l'esatto opposto dell'eccesso di leaderismo che da tempo sta deteriorando e mortificando la democrazia facendo credere che non servano i partiti, non serva il Parlamento

E così ci tocca salutare con gioia un Presidente che viene dalla prima Repubblica.

E così ci tocca essere contenti nel constatare che davvero moriremo democristani.

E così ci tocca applaudire un premier guascone che a suon di "stai sereno" ha messo all’angolo anche il Nazareno e Berlusconi, il condannato.

Sì… ci tocca.

Perché Sergio Mattarella lo vedremo all’opera e lo giudicheremo dai fatti futuri, ma per il passato possiamo già dire che potrebbe volerci uno come lui in questo Paese dei furbetti, in questa Italia infeliciotta e perciò incattivita, dove a farla da padroni sono i meno onesti.

Sergio Mattarella è uomo sobrio, schivo, mai cercato i riflettori: l’esatto opposto dell’eccesso di leaderismo che da tempo sta deteriorando e mortificando la democrazia facendo credere che non servano i partiti, non serva il Parlamento, perché basta un capo carismatico incoronato dalla tv o dai social network.

Il neo Presidente è politico pacato, ma capace di gesti decisi: uno riguarda le ormai arcinote dimissioni da ministro in segno di protesta al varo della legge Mammì. Ma prima ancora, a metà degli anni Ottanta – da commissario del partito dopo l’arresto di Vito Ciancimino – depennò dalle liste della Dc palermitana i referenti dei comitati d’affari: scelta azzardata e non certo facile.

Coerente dunque, con se stesso prima di tutto. E determinato.

Ma insieme rispettoso delle istituzioni, quel rispetto che è andato scemando negli ultimi vent’anni o giù di lì, con la seconda e quasi terza Repubblica, appunto.

La persona adatta, nel suo ruolo di garanzia, a contenere l’esuberanza un po’ spregiudicata di Matteo Renzi: il premier peraltro pare stia imparando che non basta la tattica scaltra, serve anche un pizzico di strategia per governare un Paese e riformarlo.

Questo è Sergio Mattarella, 73 anni, giudice della Corte Costituzionale, fondatore dell’Ulivo. Questo il suo passato. Il futuro lo valuteremo presto.

Intanto il presente ci ha già offerto un saggio della sua personalità. Le prime parole da Presidente, senza ringraziamenti, senza formalismi, senza ammiccamenti a chi l’ha portato sulla poltrona del Quirinale: "solo" una breve frase dedicata "alle speranze e alle difficoltà dei nostri concittadini".

 

Nell’immagine il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritratto da Luigi Oldani 

 

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