Sei giovani bergamaschi arrestati e in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo da parte del gip, due minorenni denunciati, cinque agenti feriti e una città rimasta in ostaggio degli ultrà per un’intera giornata: la conta dei danni, dopo gli scontri di sabato 22 novembre tra una frangia dei tifosi atalantini e il folto schieramento delle forze dell’ordine al termine della sfida Atalanta-Roma, è stata fatta (la massiccia mobilitazione di forze dell’ordine, compreso il volo dell’elicottero che per tutta la giornata ha sorvolato la zona dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, è costata circa 80mila euro) e, dopo le manette, scattano anche le prime reazioni all’ennesimo episodio di follia a cui Bergamo ha dovuto assistere.
Il sindaco Giorgio Gori ha affidato alla pagina Facebook ufficiale del Comune di Bergamo le proprie considerazioni, condannando duramente gli episodi del dopo gara di sabato: “Di fronte a episodi come quelli di sabato sera – ha scritto il primo cittadino – provo indignazione per il comportamento di questi teppisti e piena solidarietà verso le forze dell’ordine, con particolare vicinanza nei confronti degli agenti che sono rimasti feriti. Spero che i responsabili degli atti di violenza siano puniti nel modo più severo. Per evitare di ritrovarsi ogni volta a contare i danni è però necessaria una svolta. In casi come questi è necessario vietare la trasferta ai tifosi delle squadre ospiti”.
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