Sportiello 6: due tiri (imparabili), due gol. Purtroppo questa volta il portierone di Desio non ha potuto fare la differenza.
Bellini 5.5: il capitano è uno degli ultimi a mollare ma dalla sua zona, la destra, arrivano tutti i pericoli più concreti, quelli che di fatto portano ai due gol giallorossi.
Stendardo 5.5: Destro ha vita durissima con la sua marcatura. Peccato, però, che lo zampino dell’ex attaccante del Siena ci sia stato in entrambi i gol della Roma.
Cherubin 6: sostanza e qualità, il difensorone vicentino è chiamato in causa all’ultimo ma non fa rimpiangere Benalouane.
Dramè 6: il suo primo tempo è da 8 in pagella con le continue discese che mettono in crisi la difesa giallorossa. Nella ripresa cala, come il resto della squadra.
Raimondi 6.5: altra buona prova per l’esterno bergamasco che ci mette il 100% e anche di più. Suo l’assist – splendido – dell’1-0 momentaneo. Forse, con undici Raimondi in campo, l’Atalanta non sarebbe nelle cattive acque in cui si trova.
Baselli 5: nei primi minuti ha sul suo destro due palle-gol clamorose ma le sciupa malamente entrambe. Occasioni così non si possono buttare al vento, soprattutto se di fronte hai la Roma (26’ st Grassi S.V.).
Carmona 5: in mezzo al campo sono mancate la sua cattiveria e la sua grinta, soprattutto in occasione delle due ripartenze che hanno portato ai due gol di Ljajic e Nainggolan.
Gomez 5: la condizione non è delle migliori, lo sapevamo, e per tutti i 70’ giocati è un fantasma. Qualche fiammata ma niente di più. Attendiamo il vero Papu, che di certo non era questo (30’ st Boakye 5: ci si aspettava una spinta in più dal suo ingresso in campo, invece, a suon di proteste, si guadagna la doccia anticipata).
Maxi Moralez 6: nel primo tempo è letteralmente indemoniato, poi cala alla distanza. E’ comunque tra gli ultimi a mollare, anche se a metà ripresa ha sul sinistro la palla del 2-2, sprecata malamente. Da centravanti vero il gol che porta in vantaggio i nerazzurri dopo 1’. Gara più che sufficiente.
Denis 5: davanti non tiene mezzo pallone. D’accordo, Manolas era un osso duro, ma il vero Tanque in una partita così avrebbe messo qualcosa di suo (30’ st Bianchi 6: lanci lunghi e sponde per gli inserimenti dei compagni, Colantuono gli chiedeva solo questo. L’ha fatto, nei limiti del possibile).
Colantuono 6: gli alibi, questa volta come non mai, non gli mancano e fare risultato senza il centrocampo contro una corazzata come la Roma sarebbe stato quasi impossibile per qualsiasi altra "piccola". Peccato, però, perché i primi minuti di gara avevano fatto ben sperare e la sua grinta trasmessa alla squadra si è vista eccome. Ora si gira pagina e si torna al lavoro: contro Empoli e Cesena non ci saranno più scuse.
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