Niente striscione sulla facciata del Comune, come successo a Telgate: la richiesta di grazia per Antonio Monella, l’imprenditore di Arzago condannato a sei anni e due mesi per aver ucciso nel 2006 Ervis Hoxha, un 19enne albanese che si era intrufolato in casa sua per tentare un furto e costituitosi in carcere l’8 settembre scorso, a Seriate finisce su tutti i display cittadini.
La decisione è maturata nel consiglio comunale di lunedì 29 settembre che vedeva al nono punto tra gli ordini del giorno la “mozione urgente a sostegno della grazia per Antonio Monella”, presentata dai gruppi consiliari della Lega Nord, che di fatto porta avanti la campagna, Forza Italia e Lista civica Progetto Seriate.
Alle operazioni finali di voto il documento originario è arrivato con una modifica, applicata assecondando un emendamento proposto dalla lista civica Albatro di Damiano Amaglio, che siede nei banchi dell’opposizione: è su sua iniziativa che è stato deciso di rinunciare allo striscione, scelta effettivamente accantonata dalla maggioranza che ha scelto di veicolare il messaggio su tutti i display comunali.
La mozione è passata quindi con i voti favorevoli della maggioranza e della lista Albatro: si sono pronunciati in modo contrario, invece, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.
L’idea dello striscione a sostegno della grazia per Monella, comunque, non è stata accantonata dalla Lega Nord seriatese che pensa di esporlo al di fuori della propria sede di via Italia.
Quanto successo a Seriate, con l’adesione anche da una parte dell’opposizione, sembra allinearsi a quanto affermato dal segretario provinciale del Carroccio Daniele Belotti: “Non è un’iniziativa etichettata politicamente ma una questione di solidarietà umana verso una persona onesta che oggi si trova ingiustamente in carcere”.
"Personalmente concordavo con il testo della mozione anche senza le modifiche apportate dai gruppi consiliari – precisa il sindaco di Seriate Cristian Vezzoli – Gli emendamenti sono stati accolti dalla maggioranza consiliare con lo spirito di allargare il consenso su un argomento particolarmente sentito e delicato. Spiace che il Pd si sia dissociato e abbia votato contro una mozione finalizzata ad invitare il Presidente della Repubblica a una serena ma seria riflessione sulla necessità di un atto di clemenza nei confronti di una persona che, in un particolare contesto, si è limitata a difendere i propri beni, gudagnati onestamente con il proprio lavoro e sacrificio. A Seriate la solidarietà per Antonio Monella verrà espressa non con uno striscione fuori dal Comune ma a mezzo dei tanti display comunali collocati nei punti strategici dela città. Seriate sostiene la richiesta di grazia per Antonio Monella al quale è vicina moralmente. Trovo anomalo un ordinamento che, a volte, lascia impuniti coloro che offendono e punisce severamente coloro che si difendono".
"Le modifiche apportate al testo originario sono state puntuali e sostanziali, la più importante riguarda le premesse: ora è specificato chiaramente che tanto la carenza delle forze dell’ordine quanto l’escalation di violenze sul nostro territorio non possono essere prese a giustificazione di un atto grave. E’ in virtù di queste modifiche che è arrivato il voto favorevole della Lista civica Albatro – ha puntualizzato il capogruppo Damiano Amaglio – Clemenza ma nessuna giustificazione, nessuna legittimazione del gesto di Monella".
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