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L'intervista

Provinciali, Pezzoni: “Rossi? Persona onesta ma dietro c’è l’inciucio”

Domenica 28 settembre sindaci e consiglieri comunali bergamaschi eleggeranno il nuovo presidente della Provincia. E' la prima elezione dopo la riforma Delrio che ha stravolto le Province italiane. Giuseppe Pezzoni, sindaco di Treviglio, ha deciso di candidarsi per non lasciare campo libero all'ex consigliere provinciale del Pd Matteo Rossi.

Domenica 28 settembre sindaci e consiglieri comunali bergamaschi eleggeranno il nuovo presidente della Provincia. E’ la prima elezione dopo la riforma Delrio che ha stravolto le Province italiane. Giuseppe Pezzoni, sindaco di Treviglio, ha deciso di candidarsi per non lasciare campo libero all’ex consigliere provinciale del Pd Matteo Rossi.

Partiamo con le note dolenti, sempre che ce ne siano di liete. Variante di Zogno. “Quando si scava nella montagna qualche problema di extra costi ci può stare. Senza contare che i ribassi rispetto alla gara d’appalto sono stati molto significativi. Ci sarà il solito ritardo però nessuno ferma i lavori. Anche perché quest’opera ha il consenso di tutti”.

Pirovano ha annunciato che la Provincia stanzierà 7,8 milioni. Non teme di rimanere senza soldi per i prossimi anni? “C’è il rischio. Purtroppo siamo di fronte all’incapacità di fare sistema per sbloccare il patto di stabilità. Mi auguro che si possano attuare correttivi per sbloccare i limiti di indebitamento aumentando gli spazi di azione”.

Qualcosa è stato sbloccato. I fondi per sistema le scuole, ad esempio. “Sono stati erogati alcuni contributi, ma in sostanza sono stati liberati fondi delle amministrazioni. Non dimentichiamo che il decreto degli 80 euro lo stanno pagando ancora i cittadini”.

Viste le premesse, la domanda è spontanea: chi glielo fa fare? “Bella domanda (ride). Sono convinto del fatto che con una proposta unitaria e condivisa si sarebbe trovata una soluzione. Ma mi sembra che l’unitarietà non ci sia. Io credo di avere l’esperienza giusta per fare il presidente. Mi sono candidato per lo stesso motivo per cui faccio il sindaco: non possiamo fare finta che i problemi vengano risolti da altri. Quando ero alla Fondazione Mia, Astino era un problema. Potevo mettere lì qualche soldo e starmene fuori con la coscienza pulita. Abbiamo scelto di farcene carico e fare fatica. Ci siamo assunti questa responsabilità”.

Quindi l’esperienza è la sua arma in più rispetto a Matteo Rossi? “14 anni da sindaco di cui 3 a Treviglio. Ho avuto la fortuna di arrivare nei periodi “sfigati”. Fortuna? Non sfortuna? “Sì, fortuna. ci siamo sempre dovuti arrangiare con creatività per trovare strade alternative. A Treviglio nei prossimi mesi realizzeremo opere per 8 milioni di euro e ne abbiamo incassati solo 300 mila di oneri di urbanizzazione. Ho la fortuna di avere assessori che hanno inserito nella metodica di lavoro la capacità di rompere le scatole. Bussano alla porta ogni giorno per portare a casa gli accordi. Tra ottobre e maggio inauguriamo a Treviglio 12 milioni di opere promesse da Rfi dal 1995. Non 2005, 1995”.

E’ pronto a tagliare il personale della Provincia? “Il presidente è un solo uomo al comando oppure c’è anche un’assemblea? Stiamo caricando troppo la figura del presidente”.

Come giudica l’operato di Pirovano? “Ha iniziato bene con il decentramento, poi penso che sia stato difficile insistere su un progetto con un quadro economico generale simile”.

“Pezzoni è una candidatura in continuità con Pirovano”. Se l’è presa per l’attacco del centrosinistra? “E’ stato estremamente scorretto. Il fatto che ci sia tutto questo malumore di Forza Italia significa che la mia candidatura non è stata “liscia”. Io ho una fortissima autonomia. E la relazione con la Lega non è stata iper condivisa, basti pensare che la segreteria del Carroccio si è inizialmente divisa sul sostegno alla mia candidatura". 

Lega, Forza Italia (anche se non ufficialmente), perfino la sinistra. Un tempo quella di Rossi si chiamava grosse koalition. Ora invece è una “fase costituente”. “Il nome esatto è inciucio. Inventare la fase costituente è inutile. Rossi si pone in discontinuità con Pirovano. Significa che Forza Italia sta facendo autocritica sugli ultimi cinque anni? Mi sembra che abbiano avuto la vice presidenza e molti assessorati”.

Cosa la convince del progetto Rossi? “Lui mi sembra una brava e onesta persona che ha intenzione di mettersi al servizio della comunità bergamasca. Ci siamo conosciuti meglio e ne apprezzo lo spirito di disponibilità. Ha una visione più ancorata a schemi di vecchia provincia. Purtroppo non ricorda che il suo governo ha bloccato possibilità di spendere”. Cosa esporterà della sua esperienza trevigliese in via Tasso? “La trasparenza totale”.

Autostrada Treviglio-Bergamo. E’ favorevole? “Se ne parla da 2002. E’ lecito fermarsi e discutere e magari ripensarla. Io sono ancora favorevole a un collegamento forte tra Treviglio e la città. Però chi trova le risorse?”

Aeroporto. I cittadini si lamentano dei rumori e la Provincia è azionista. Come si muoverebbe? “Mi ha scritto un utente Twitter dicendomi che sentiva rumore a Treviglio e rinfacciandomi il fatto che Gori si è mosso per Colognola. A me sembra assurdo. La strada maestra è favorire l’alleanza con Brescia e spostare i cargo”.

Non vendere le azioni? “No. E’ strategico rimanere, perché se esci non hai più il diritto di parola”.

Pirovano propone un test antidroga per tutti i sindaci. Lo farà? “Senza nessun problema. Al massimo mi trovano la glicemia alta”.

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