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Consiglio comunale

Lotta alle slot machine A Dalmine meno tasse a chi le toglie o non le ha

Il Consiglio Comunale di Dalmine ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri Cortese, Tiraboschi e Steffenoni sulla lotta alle ludopatie, con una leggera modifica sulla proposta di applicare detrazioni sulla Tari: chi non ha slot machine o le toglie pagherà complessivamente meno tasse.

Nel 2015 i proprietari di esercizi pubblici a Dalmine pagheranno meno tasse se non possiedono alcuna slot machine o videopoker o, se già istallate, vi rinunceranno. È quanto approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Dalmine lunedì 22 settembre. Una prima misura dal forte impegno sociale che tocca da vicino un problema dilagante negli ultimi tempi: “Una vera piaga sociale che porta a una dipendenza patologica e che rischia di mandare in rovina le persone e le loro famiglie” così commenta il consigliere Cortese di Patto Civico che presenta la mozione insieme ai consiglieri Tiraboschi di Nostra Dalmine e Steffenoni del Movimento 5 Stelle.

I tre consiglieri oltre a una detrazione fiscale sulla TARI, poi modificata in detrazione sulla IUC (Imposta Unica Comunale) per gli esercenti virtuosi hanno chiesto l’adesione al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso dalla Scuola delle Buone Pratiche di Terre di Mezzo e Legautonomie, ulteriore prova d’impegno dopo il “Documento dei comuni bergamaschi per il contrasto al gioco d’azzardo” già firmato un anno fa. Si è chiesto anche di far pubblicare i nomi dei locali che rinunceranno a offrire alla clientela gli strumenti di gioco sul sito del Comune.

Prendere provvedimenti in materia di gioco d’azzardo patologico (gap) è linea diffusa già in molti comuni italiani, nel modenese il Comune di Maranello si è dotato di un regolamento apposito e nella nostra provincia Scanzorosciate è fra le prime file con la decisione di ridurre l’IMU dal 1,02 allo 0,4 per cento per chi elimina le slot machine. Infine la Regione, che nell’ottobre scorso ha emanato una serie di disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle forme di dipendenza.

I dati dicono che un minore su quattro si è avvicinato al gioco d’azzardo, che sia per mezzo del gratta e vinci o delle schedine o delle slot machine” spiega preoccupato il giovane consigliere comunale Fabio Tiraboschi. “Bisogna aprire un dibattito sul problema, molto forte anche a Dalmine come provano le associazioni di aiuto che si sono diffuse anche qui”. È l’associazione Giocatori Anonimi che a Dalmine l’anno scorso, quando il Comune aveva dato prova della sua sensibilità al tema invitandone il rappresentante in consiglio, seguiva già quarantacinque persone, ma “i numeri sono sempre in aumento”.

Motivo di discussione è stata la scelta dell’uso della TARI come tassa su cui applicare le detrazioni, tassa che il Sindaco aveva inizialmente deciso di aggravare per i non virtuosi. La TARI deve coprire interamente i costi di gestione del servizio rifiuti, per cui è più gravoso per il Comune introdurre detrazioni. Politica giudicata “punitiva” che ha trovato in forte disaccordo i proponenti la mozione. Si è trovato così un accordo che prevede la detrazione per le aliquote, salvando la politica fiscale di vantaggio, che tuttavia sarà applicata con maggiore libertà per l‘amministrazione tenendo conto della complessiva IUC.

Viola Carrara

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