Lacrime e sgomento a Luzzana. Martedì pomeriggio il 26enne Steven Meni è morto tragicamente a Valbondione, mentre stava raggiungendo il rifugio Brunone.
Il ragazzo è stato tradito da una delle sue più grandi passioni, la montagna: il 26enne era uscito per un’escursione con un amico ed è scivolato, forse a causa del terreno, precipitando per più di trenta metri e battendo violentemente la testa sulle rocce.
Per lui non c’è stato niente da fare: gli uomini del soccorso alpino e quelli del 118, giunti sul posto con l’elisoccorso, non hanno potuto far altro che recuperare il corpo e constatarne il decesso, avvenuto intorno alle 12.45.
Steven, che lavorava a Casazza alla "Bettoni Serramenti" e viveva con mamma Tiziana, papà Mario e il fratello Cristian, era molto conosciuto in paese, anche per la passione per il disegno e per la musica.
Dalle prime ore dopo la tragedia sono numerosi i messaggi e le foto degli amici pubblicate sul suo profilo Facebook:
“Ciao Ragazzo, indimenticabili le giornate ma sopratutto le serate passate insieme a condividere momenti d’allegria a ridere e scherzare. Lasci un vuoto incolmabile dentro tutti noi”, scrive Fabrizio.
“Ti ho conosciuto poco, ma il piacere di vivere che avevo visto in te in pochi l’ho visto! Te nei sei andato nel giorno in cui un altro genio ci ha lasciato, sicuramente insieme ne farete delle belle… ciao Steven”, commenta Gilberto, in riferimento anche alla morte di Robin Williams.
“Senza parole, una persona veramente speciale da non credere. Ciao Steven”, aggiunge Silvano.
“Ciao artista, non so cosa sia successo. Son rimasta un po’ così leggendo, ma ho una strana sensazione… so dentro di me che non è la fine. La tua luce arrivera’ ovunque. Buon nuovo inizio Pirata, un abbraccio che arriverà fin lì", il dolore di .
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