“Qui non c’è nessun controllo. Io avevo chiesto garanzie che non ci sono”. Il sindaco di Torre Boldone Claudio Sessa ha fatto visita ai 24 immigrati ospiti fino al 29 agosto alla Cà Matta, struttura gestita dal Parco dei Colli. Quella del primo cittadino è tra le voci più critiche sollevate nei giorni scorsi dopo la richiesta di accoglienza presentata dalla prefettura.
Giusto un cenno di saluto ai ragazzi africani, qualche domanda al mediatore culturale e un’occhiata all’interno della casa. Nonostante le rassicurazioni ottenute dal presidente del Parco durante l’assemblea dei sindaci di giovedì scorsi (leggi qui), Sessa non cambia idea. “Io ritengo che questa non era e non è la struttura adatta per ospitarli – spiega -. Non voglio parlare di politiche di immigrazione o provvedimenti del governo, so solo che qui non c’è nessun controllo, come invece avevo chiesto. Passano le forze dell’ordine qualche volta, ma non vengono fatti appelli. Non c’è stato nemmeno nessun controllo sanitario. Tutto è affidato alla buona volontà degli operatori. Questi immigrati non hanno ancora lo status di rifugiati, spero che nessuno di loro abbia interesse ad andarsene”.
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