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Dopo le polemiche

Giorgio Gori ha abbattuto la veranda abusiva Prima e dopo – La foto

Il sindaco Giorgio Gori ha provveduto a far abbattere la veranda abusiva che ha scatenato una feroce polemica politica durante la campagna elettorale delle amministrative 2014. Come si può vedere dalla foto, la villa di via Porta Dipinta di proprietà del primo cittadino ha subito una evidente modifica rispetto a maggio. La veranda non c'è più: via il tetto, via la struttura metallica, via i vetri, via anche il capanno per gli attrezzi.

Il sindaco Giorgio Gori ha provveduto a far abbattere la veranda abusiva che ha scatenato una feroce polemica politica durante la campagna elettorale delle amministrative 2014. Come si può vedere dalla foto, la villa di via Porta Dipinta di proprietà del primo cittadino ha subito una evidente modifica rispetto a maggio. La veranda non c’è più: via il tetto, via la struttura metallica, via i vetri, via anche il capanno per gli attrezzi. Rimane solo un’uscita che portava nell’area ampliata della casa e che ora conduce in giardino. Il sindaco, vincitore delle ultime elezioni nonostante gli attacchi sferrati dalla Lega Nord, l’aveva promesso aveva promesso di rispondere con i fatti alla contestazione: “Come mi ero impegnato a fare, pur non avendo ancora ricevuto alcuna formale contestazione, oggi è stato depositato presso l’ufficio del Comune il progetto per riportare il portico alla situazione precedente. Entro 90 giorni i lavori saranno portati a compimento”. La scadenza era fissata il 13 agosto, ma i lavori sono già stati portati a termine.

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L’illegittimità della veranda è stata certificata anche da due agenti della Polizia locale che hanno effettuato un sopralluogo lunedì 12 maggio: “Dalla verifica dei titoli menzionati si evince che il manufatto rilevato non è riconducibile al portico indicato e definito nei predetti titoli essendo stato evidentemente oggetto di lavori di prolungamento/rifacimento in assenza di titoli abitativi”.

Il segretario provinciale della Lega Nord Daniele Belotti non aveva risparmiato critiche feroci: "Se Gori venisse eletto sindaco – ha dichiarato in campagna elettorale – e venisse accertato un abuso edilizio Bergamo diventerebbe una barzelletta.  Quindi se l’abuso fosse accertato, chiederemo al premier Renzi che con Gori usi lo stesso metodo usato da Enrico Letta per il ministro Josepha Idem e quindi faccia ritirare la candidatura dell’esponente del Pd". La candidatura di Gori non è stata ritirata, anzi, si è rivelata vincente.

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