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L'intervista

Fermato pirata, è donna La mamma: paura per i bimbi, ma la perdono

E' stato fermato il guidatore che lunedì ha mandato fuori strada un'auto con a bordo una mamma e due bimbi di 5 anni e 2 mesi e ha poi proseguito la sua corsa senza prestare soccorso: è una donna, sui 30 anni, di carnagione scura. "Mi ha chiesto scusa, la capisco"

 E’ stato fermato il guidatore dell’auto pirata che lunedì pomeriggio intorno alle 15 ha mandato fuori strada un’auto con a bordo una mamma e due bambini piccoli e ha poi proseguito la sua corsa senza prestare soccorso. Si tratta di una donna, sui 30 anni, di carnagione scura. E’ stata rintracciata poche ore dopo l’incidente, grazie al racconto di un testimone presente al momento dello scontro.

"Ci siamo incontrate in caserma. Si è scusata per ciò che aveva fatto e da persona civile posso dire che la perdono". E’ ancora scossa Angioletta Perletti, la donna di Martinengo al volante della vettura urtata dall’auto pirata. Stava rincasando dopo avber fatto la spesa al supermercato. Con lei, nell’abitacolo, anche i due figli, Riccardo di 5 anni e Diego di 2 mesi.

"Eravamo sulla strada che da Romano porta a Cividate, quando una volta giunti in prossimità di una rotonda, un’auto che proveniva dalla direzione opposta ha preso una curva troppo larga e ci ha urtato lateralmente. Noi siamo finiti fuori strada, mentre l’altra vettura ha proseguito la sua corsa senza nemmeno fermarsi".

Sulle sue tracce, però, si è subito messo un’autombilista che percorreva la stessa strada: "Un uomo l’ha inseguita e poi è tornato indietro fornendo una descrizione dettagliata ai carabinieri che erano arrivati sul posto. Grazie alle sue parole nel giro di poche ore i militari sono risaliti a chi guidava".

Portata in caserma, la donna al volante dell’auto pirata ha avuto modo di incrocaiare anche la mamma ferita: "E’ una donna sui 30 anni, probabilmente di nazionalità straniera. Ci siamo guardate. Lei era dispiaciuta e scossa quanto me per l’incidente. Mi ha chiesto subito scusa, io ho risposto che la capisco per il panico che può esserci in quei momenti. E’ stata denunciata per omissione di soccorso. In ogni caso io sono una persona civile e l’ho già perdonata. Rimane un grande spavento, ma per fortuna stiamo tutti bene. Solo io dovrò indossare il collarino per una settimana".

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