Giovedì Bergamonews ha pubblicato la lettera di un utente del servizio sanitario che non ha trovato online l'esito degli esami del sangue nonostante un sms l'avesse avvisato della possibilità di verificarli via web (leggi).
L'azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII risponde
In riferimento all'articolo pubblicato sul vostro quotidiano online, l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII precisa che gli sms inviati agli utenti sono di due tipi.
Uno, su esplicita richiesta dell’utente, viene inviato dall’azienda ospedaliera, in concomitanza con la firma digitale del referto, e avvisa che il referto è pronto per il ritiro agli sportelli dedicati del CUPS.
Successivamente il referto viene trasmesso al Sistema Informativo Socio Sanitario (SISS) che lo rende disponibile per la consultazione in tutta sicurezza al paziente tramite l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico, avvisandolo con un secondo sms della disponibilità online dei referti. Questo secondo sms viene inviato a tutti gli utenti che hanno richiesto le credenziali GASS (Gestione dell’Accesso Semplificato ai Servizi sociosanitari) agli sportelli autorizzati (per esempio al CUPS).
Il tempo che trascorre tra il primo e il secondo sms varia in base alla coda di referti da notificare, ma nel 95% dei casi non supera le 24 ore.
Anche il caso che ha interessato il vostro lettore non si discosta da questi indicatori: il referto risulta firmato digitalmente dai nostri medici nel pomeriggio del 22 luglio e pubblicato sul Fascicolo Sanitario Elettronico il 23 luglio alle 12.36.
Ogni mese sono più di 25 mila i referti consultati con successo dai pazienti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII tramite l’accesso al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.
Ci dispiace quindi per l’inconveniente capitato al lettore, al quale assicuriamo che non esiste alcun algoritmo responsabile di quanto accaduto.
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