Dopo aver incontrato per due volte la moglie, Massimo Giuseppe Bossetti oggi (giovedì 10 luglio) potrebbe incontrare la madre.
Il carpentiere in isolamento nel carcere di Bergamo da lunedì 16 giugno, con la grave accusa di aver sequestrato e ucciso la tredicenne Yara Gambirasio, nei giorni aveva chiesto e ottenuto di poter incontrare la madre, Ester Arzuffi. Oggi, in uno dei giorni di visite, per il 44enne ne è stata accordata una, ma non è ancora chiaro se sarà quella di mamma Ester.
Un incontro che Bossetti ha voluto per guardare in faccia la madre, giurarle la propria innocenza e la totale estraneità sull'omicidio di Yara. E magari anche per chiarire quel che ha (o avrebbe) scoperto solo il giorno del suo arresto: e cioè secondo la scienza essere figlio di Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, grazie al quale gli investigatori sono potuti risalire a Bossetti.
Ester Arzuffi nei giorni scorsi si era detta già certa dell'innocenza di Massimo, e anche che lui non sia figlio di Guerinoni ma del suo attuale marito. La donna era stata sentita come testimone subito dopo l’arresto del figlio.
Nel frattempo la moglie di Bossetti, Marita Comi, dopo il secondo incontro di settimana scorsa è stata fatta trasferire in una località segreta, lontano dalla bergamasca, insieme alla madre Adelina e ai tre figli, un maschio di 13 anni e due bambine di 10 e 8 anni.
Intanto le indagini proseguono. Gli inquirenti si starebbero concentrando sul cantiere (ora terminato) di Palazzago, indicato da Bossetti al pm Letizia Ruggeri nell'interrogatorio di martedì, che lui stesso aveva richiesto. Nel periodo della tragedia Bossetti stava lavorando in quel cantiere.
"Cercate là", avrebbe detto mentre forniva la propria spiegazione sulle tracce di dna ritrovate sugli slip e sui leggins della ragazzina ritrovata uccisa.
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