Due richieste chiare: "Voglio parlare con il magistrato e con mia madre". E' la volontà di Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, in isolamento al carcere di Bergamo dal 16 giugno scorso con l'accusa di omicidio aggravato. La prima richiesta è stata subito accolta, l'interrogatorio con il pm Letizia Ruggeri è fissato per martedì mattina in carcere. Nulla trapela su questo possibile incontro, se non che gli avvocati della difesa annunciano novità. Quali? Tutto tace. Si attende martedì.
L'altra richiesta, quella di incontrare la madre Ester Arzuffi si concretizzerà nei prossimi giorni. Il pm ha disposto che Bossetti può ricevere quattro visite al mese in carcere. Dopo un secondo incontro segretissimo con la moglie, Bossetti a breve vedrà quindi la madre. Il presunto assassino di Yara rifiuta l'esito del Dna che lo vede figlio naturale di Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno deceduto nel 1999 a 61 anni.
Massimo Bossetti avrebbe saputo solo in carcere di essere figlio di Guerinoni e non di Gianni Bossetti. Ester Arzuffi, la madre di Massimo, continua imperterrita a sfidare la scienza: "I figli sono di mio marito". Forse lo ripeterà ancora anche in carcere guardando negli occhi suo figlio.
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