"Siamo stati indecisi fino all'ultimo, ma alla fine abbiamo deciso di non presentare istanza di scarcerazione per il nostro assistito". Sono le parole di Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, gli avvocati che difendono Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere 44enne di Mapello in carcere da due settimane con la pesante accusa di essere l'assassino della 13enne Yara Gambirasio.
I due legali, nella mattina di lunedì 30 giugno, hanno incontrato il pm Letizia Ruggeri in Procura a Bergamo e al termine dell'incontro hanno annunciato di non aver presentato ricorso al Tribunale di riesame.
Secondo i due avvocati la scelta è stata dettata da "una strategia difensiva, per non svelare le proprie carte e studiare meglio le mosse da fare in vista del processo".
Intanto la difesa ha nominato i propri consulenti in vista dei rilievi che si terranno martedì a Parma, nel comando del Ris, sull’auto e sul furgone del muratore in carcere dal 16 giugno. Si tratta di Sarah Gino, docente all’università di Torino e che fa parte del laboratorio di scienze criminalistiche del dipartimento di anatomia, e Monica Omedei, del dipartimento di sanità della stessa università.
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