• Abbonati
Le indagini

Dalle coperte ai telefoni casa Bossetti al setaccio Esclusa l’ipotesi complice

Gli inquirenti stanno lavorando alacremente per cercare di trovare nuove prove sul caso di Yara Gambirasio. Sequestrate le coperte di colore rosso e dieci cellulari. Esclusa l'ipotesi di un complice che possa aver aiutato il carpentiere 44enne di Mapello

 Telefoni, automezzi e coperte. Gli inquirenti stanno lavorando alacremente per cercare di trovare nuove prove che inchioderebbero Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello da undici giorni in carcere a Bergamo con la pesante accusa di aver barbaramente ucciso Yara Gambirasio.

La casa del 44enne è stata posta sotto sequestro fin dalle prime ore dopo il suo arresto, mentre in questi giorni si susseguono i sopralluoghi delle forze dell'ordine alla ricerca di elementi utili alle indagini. In particolare sono tre i particolari posti sotto la lente d'ingrandimento.

Il primo è quello degli apparecchi informatici e dei telefoni cellulari in possesso di Bossetti. Sono ben dieci i cellulari ritrovati all'interno dell'abitazione (alcuni vecchi e non utilizzati da anni), ora al vaglio degli investigatori che sono alla ricerca di tracce utili nella ricostruzione del passato di Massimo Bossetti.

Nei prossimi giorni inizieranno invece le analisi scientifiche sulla Volvo grigia e sul furgone da lavoro del carpentiere di Mapello, nella speranza - dopo quasi quattro anni - di trovare qualche elemento che possa essere riconducibile al delitto della tredicenne di Brembate Sopra. 

Ma c'è un altro particolare che gli inquirenti non hanno tralasciato: sono stati portati via da casa Bossetti tutti gli indumenti e gli accessori di colore rosso, compreso il copridivano sul quale l’uomo viene ritratto con in braccio i suoi cani nella foto del suo profilo Facebook. Sul corpo di Yara, infatti, la polizia scientifica aveva rilevato tracce di tessutto rosso. Oltre ad alcuni frammenti di peli di animali, probabilmente cani e gatti, come quelli che ci sono a casa Bossetti.

 Gli stessi inquirenti hanno invece smentito l'ipotesi formulata da alcuni organi di stampa sulle ricerche di un possibile complice che ha aiutato Bossetti nel delitto di Yara Gambirasio. La tredicenne di Brembate Sopra, morta di stenti la sera del 26 novembre 2010 e ritrovata tre mesi dopo in un campo di Chignolo d'Isola, fu assassinata da una sola persona.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Massimo Bossetti, in isolamento da dieci giorni
Le indagini
Caso Yara, gli avvocati: “Elementi determinanti che scagionano Bossetti”
Massimo Giuseppe Bossetti
Bergamo
Nega e non si contraddice dopo 11 giorni di carcere Bossetti: orco o vittima?
Marita Comi e Massimo Bossetti
L'incontro
Bossetti in carcere rivede la moglie: “Come stanno i figli?”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI