La richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex assessore Marcello Moro ha risollevato la polemica per una vicenda che politicamente crea più di un disagio alla maggioranza guidata da Franco Tentorio. Moro è stato tra gli esponenti più invita di Forza Italia e del Popolo della Libertà. Se verrà accolta la richiesta del pm Giancarlo Mancusi dovrà affrontare un processo con accuse pesanti: corruzione, truffa.
L’opposizione, pur garantista, non sta a guardare. “E’ ovvio che fino a sentenza passata in giudicato chiunque deve considerarsi innocente – spiega Sergio Gandi, capogruppo del Pd a Palafrizzoni -. I capi di imputazione di Moro però sono molto seri. E’ necessario porre l’accento sull’importanza della morale nel fare politica. Non dimentichiamo che l’unico esponente della città sottoposto ad indagini è proprio Moro. E’ opportuno ricordarlo, anche perché finora i nostri avversari non hanno parlato di questioni di merito, ma di vicende che non hanno nulla a che fare con temi politico-amministrativi come l’occupazione di posti”.
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