Il candidato del centrosinistra Giorgio Gori replica alle accuse lanciate da Franco Tentorio, tornato sul caso delle panchine anti clochard sostenendo che “Gori, quando sostiene che l’amministrazione non è stata capace di affrontare il tema della povertà, dice una tremenda falsità. A testimoniarlo c’è il bilancio consuntivo in cui sono annotate le spese fatte nel 2013: su 28 milioni di euro usciti dalle nostre casse, 10 sono finiti ai servizi sociali”.
"Tentorio alza i toni per coprire la pessima figura rimediata con le panchine anti-poveri. E’ grazie a lui e alla sua giunta se Bergamo, città generosa e ricca di forme di volontariato, è finita sui giornali e tg nazionali come esempio di ipocrisia e di inciviltà. La sua amministrazione ha totalmente abdicato ad un ruolo di regìa delle forme di assistenza verso le gravi marginalità, che oggi si reggono esclusivamente grazie all’impegno di uomini e di risorse della Diocesi e dell’associazionismo. Il tavolo di coordinamento non viene convocato da mesi. Mi invita a studiare? Temo che sia lui ad aver bisogno di ripetizioni. Si attribuisce il merito di ‘Terre di mezzo’ senza sapere che il servizio è stato finanziato per un anno da Trenord, che è proseguito durante l’inverno grazie a Caritas, Esodo e Nuovo albergo popolare, e che, attualmente è sostenuto solo dalla Caritas. Il Comune non ci ha mai messo una lira. Quanto alla "nuova sede di don Resmini" – immagino si riferisca alla mensa – è ancora priva di impianti e serramenti, mentre il servizio di refezione viene svolto in un container. E il fondo "Famiglia e Lavoro", creato nel 2009 dalla giunta Bruni con l’assessore Carnevali, non è mai stato rifinanziato da questa amministrazione”.
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