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27 gennaio

Gli orrori dell’Olocausto ecco come li ricorda la città di Bergamo

Lunedì 27 gennaio, il Teatro Donizetti farà da palcoscenico a un’ampia riflessione sull’incompatibilità tra libertà artistica e azione dei regimi totalitari, a partire dal tanto discusso casus Furtwängler.

Anche quest’anno, in occasione del Giorno della Memoria, l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo, unitamente all’Amministrazione cittadina e a un’ampia di rosa di associazioni ed enti del territorio (ACLI Molte Fedi sotto lo stesso Cielo, Biblioteca Civica “A. Mai”, Fondazione Bergamo nella Storia Onlus, Isrec Bg, Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo, Lab80, Teatro Donizetti), con la partecipazione di diverse personalità, testimonia gli orrori dell’Olocausto, organizzando una sequenza di eventi, cerimonie, momenti di riflessione.

Appuntamenti diversi, accomunati da un unico scopo: accrescere la conoscenza e tenere viva la memoria di quello che è stato uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Protagonisti, come sempre, nella veste di ascoltatori e interlocutori, i giovani delle scuole della Città e della Provincia, a cui il mondo adulto intende passare il testimone della Memoria.

Se gli appuntamenti organizzati dall’Assessorato, in occasione del Giorno della Memoria degli ultimi anni, si sono soffermati sui meccanismi selettivi che dominano la memoria e sull’urgenza della condivisione della stessa, invitando a riflettere su quanto poco il passato possa considerarsi chiuso in se stesso, relegato in un tempo concluso, quest’anno l’invito è a ripensare e rileggere l’azione barbara e spietata condotta contro gli uomini, allo scopo di annientarne i fisici, i corpi, ma soprattutto le menti, le idee, l’innato anelito alla conoscenza e il conseguente bisogno di esprimerla anche attraverso il medium artistico.

Il 27 gennaio avrà luogo, nei punti simbolo della vita politica e sociale della Città, una serie di appuntamenti istituzionali; mentre già da metà gennaio e fino a febbraio inoltrato sono e saranno calendarizzati esposizioni, convegni, mostre, proiezioni a tema.

Proprio lunedì 27 gennaio, il Teatro Donizetti farà da palcoscenico a un’ampia riflessione sull’incompatibilità tra libertà artistica e azione dei regimi totalitari, a partire dal tanto discusso casus Furtwängler, il Direttore d’Orchestra accusato di collaborazionismo con il nazismo, una riflessione a più voci sull’incompatibilità della libertà artistica con i regimi totalitari e sulle storiche censure dell’arte “degenerata” in epoche e latitudini diverse.

Perconoscere tutto il programma leggi qui. 

 

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