Duro attacco del segretario provinciale della Lega Nord e consigliere comunale Daniele Belotti nei confronti di Roberto Bruni, ex sindaco di Bergamo: "Gli ultrà dell’Atalanta potranno anche non essere simpatici a tutti, qualcuno potrà essersi reso responsabile di atti violenti (che vanno condannati), ma come si fa a paragonarli a degli spietati assassini mafiosi albanesi?".
Non pare calmarsi la bufera che si è scatenata lunedì sera 13 gennaio in consiglio comunale.
“Se un importante avvocato come Roberto Bruni per giustificare la sua richiesta al Comune di costituirsi parte civile per danni d’immagine contro gli ultrà dell’Atalanta arriva a citare come esempio un precedente del Comune di Udine per omicidio, allora è la prova che la richiesta avanzata con forza dall’ex sindaco e appoggiata da tutto il centrosinistra è veramente fuori luogo”. E’ il commento del consigliere comunale Daniele Belotti, riguardo alla seduta della sera di lunedì 13 gennaio.
“Il caso di Udine – spiega il consigliere leghista – Bruni lo ha ribadito più volte, citando perfino la sentenza della Corte Costituzionale del 4 gennaio 2013 che accolse proprio la richiesta del capoluogo friulano, ma è stato ben attento ad omettere i fatti di quell’episodio. Allora è bene dirlo in modo chiaro qual è il metro di paragone utilizzato da Bruni per attaccare la Curva Nord: Udine si era costituita parte civile per danni d’immagine per l’omicidio di tre poliziotti da parte di una banda di mafiosi albanesi avvenuto il 23 dicembre 1998. Un fatto gravissimo che aveva sconvolto, alla vigilia di Natale, non solo il Friuli ma tutto il Paese. Aggiungo che altri comuni che si sono costituiti contro delle associazione a delinquere sono quelli di Palermo e Corleone, ma come possono tutti immaginare stiamo parlando di Cosa Nostra”.
"Gli ultrà dell’Atalanta potranno anche non essere simpatici a tutti – prosegue Belotti – qualcuno potrà essersi reso responsabile di atti violenti (che vanno condannati), ma come si fa a paragonarli a degli spietati assassini mafiosi albanesi? Ma lo sa Bruni che la curva Nord da 40 anni è uno se non il principale punto di aggregazione giovanile della nostra provincia? Ma lo sa Bruni che quelli che lui vorrebbe certificare come il male assoluto della città, sono anche i promotori della Festa della Dea, la più partecipata festa popolare della nostra provincia? Ma lo sa Bruni che quelli che lui paragona a dei mafiosi assassini negli ultimi 5/6 anni hanno donato in beneficienza circa 200 mila euro a favore dei terremotati a L’Aquila, nel mantovano, di numerosi bambini bisognosi di cure, di un ospedale pediatrico in Rwanda, e ancor prima per gli alluvionati a Brembilla e per le vittime dello tzunami?”.
Il Comune di Bergamo non ha mai proceduto per danni d’immagine, neanche quando, durante l’amministrazione Bruni, i kompagni del Pacì Paciana avevano provocato decine di migliaia di euro di danni in città durante un corteo nel febbraio 2005.
In quella occasione la giunta di centrosinistra presentò denuncia per risarcimento danni, ma se ne guardò bene di chiedere i danni d’immagine ai “democratici” del centro sociale. Perchè dovrebbe farlo adesso?
Il Comune di Bergamo, come ha giustamente fatto recentemente anche quello di Alzano, invece si è sempre costituito parte civile in caso di danneggiamenti materiali, anche con gli ultrà.
“Mi dispiace solo – conclude Belotti – che per colpire me, per una bassa questione di visibilità elettorale, siano stati tirati in ballo decine di ragazzi/e che tra pochi giorni dovranno affrontare un processo oltre che i miei colleghi di maggioranza, in primis il sindaco Tentorio, che però non si sono prestati al giochetto politico delle minoranze respingendo questa strumentale richiesta che avrebbe creato solo un precedente molto pericoloso”.
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