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L'inchiesta

Caso gioielli a Stezzano La ragioniera: “Mi dimetto” La decisione in una lettera

Dal carcere di Bergamo Loredana Zenca, 56 anni, responsabile del settore contabilità del Comune di Stezzano avrebbe scritto una lettera di dimissioni all’amministrazione comunale. Intanto è stata presentata al Tribunale del riesame la richiesta di scarcerazione da parte del suo legale, l’avvocato Enrico Pelillo.

“Rassegno con effetto immediato le dimissioni dal mio incarico e da dipendente di questa amministrazione”. In una lettera inviata al Comune di Stezzano Loredana Zenca, 56 anni, responsabile del settore contabilità avrebbe rassegnato le sue dimissioni da dipendente comunale.

In carcere da undici giorni, da quando sabato 2 novembre venne arrestata, con l’accusa di peculato Zenca secondo gli inquirenti avrebbe utilizzato soldi pubblici (circa 130 mila euro del Comune di Stezzano) per acquistare oro, perle e oggetti preziosi in una gioielleria del centro commerciale Le due Torri.

Al giudice per le indagini preliminari Alberto Viti e al pubblico ministero Giancarlo Mancusi durante l’interrogatorio in carcere avrebbe ammesso: “Per me è una liberazione essere qui, non ne potevo più”. Una confessione in cui ha ammesso l’acquisto di gioielli per un valore di circa 130 mila euro. Gioielli che non erano spariti, ma custoditi ordinatamente in casa. Zanca non era tipo di esibire o ostentare i gioielli che possedeva.

Pare proprio che quella scelta di sfogarsi in acquisti di preziosi fosse un campanello d’allarme da lanciare. Troppo stress, troppa responsabilità, troppa tensione per quel ruolo così delicato e sempre nel mirino dell’attenzione.

Con questa lettera Zenca dà l’addio al suo lavoro e ora, dopo la sua confessione, aspetta di poter lasciare il carcere e riprendere la propria vita. Il suo legale, l’avvocato Enrico Pelillo, ha già depositato al Tribunale del riesame la richiesta di scarcerazione. Zenca era in carcere proprio perché gli inquirenti temevano un possibile inquinamento delle prove e la reiterazione del reato.

Ma il peculato è possibile solamente se si è in servizio e avendo dato le dimissioni Zenca confida di poter usufruire di una misura restrittiva meno pesante.

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