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Rinnovo contratto

Sciopero dei bancari Bergamo: adesioni al 94% I disagi per i clienti fotogallery

Sportelli chiusi e un'adesione che si attesta attorno al 94% allo sciopero indetto dai bancari per il rinnovo del contratto. Se la partecipazione è alta, i disagi sono ridotti al minimo: oggi non c'è nessuna scadenza, Bancomat e Homebanking attenuano i contraccolpi della serrata.

I dati definitivi non sono ancora stati forniti, ma da una stima della Fiba Cisl Bergamo i bancari di Bergamo che nella giornata di oggi, 31 ottobre, hanno aderito allo sciopero è del 94%. Un’adesione altissima. Sportelli della Banca Popolare di Bergamo, Credito Bergamasco, Intesa San Paolo, Credito Italiano, Banca Popolare di Sondrio e altri istituti di credito hanno dovuto arrendersi esponendo un avviso alla clientela.

Basti pensare che alla Popolare di Bergamo, settore Private Banking, su venti dipendenti solo in tre erano in sede.

Al Credito Bergamasco su 94% di assenze, il 71% in sciopero: solo 20 su 400 non hanno aderito allo sciopero. 

I bancari scioperano contro la disdetta unilaterale e anticipata dei contratti nazionali, per il mantenimento del fondo di solidarietà, contro le minacce di nuovi tagli a occupazione e retribuzioni.

I DISAGI

L’alta percentuale all’agitazione dimostra come i bancari siano decisi ad andare fino in fondo. E se oggi i disagi sono stati ridotti al minino, considerato anche che la data scelta non ha scandenze, ci sono i Bancomat e l’Homebanking e altre tipologie di interventi invece richiedono l’intervento di sportellisti e addetti specializzati, basti pensare al versamento e la richiesta di assegni, la sottoscrizione di strumenti finanziari allo sportello, l’apertura di nuovi conti, la stipula di mutui, la sottoscrizione di polizze. Insomma, lo sciopero di oggi potrebbe essere solo un banco di prova per le prossime proteste. 

“Quello di oggi è stato uno sciopero contro l’egoismo di banchieri e manager e per indurre ABI a fare un passo indietro dopo la disdetta del Contratto collettivo nazionale di Lavoro” ha detto poco fa Mina Nava, segretaria generale provinciale della Fisac-Cgil, fornendo alcuni dati sull’adesione alla mobilitazione a Bergamo e in provincia. “Abbiamo registrato un’adesione che si attesta attorno all’85-90% con punte anche più alte in alcuni istituti di credito sul nostro territorio. Ad esempio in UBI oltre il 90% dei lavoratori ha incrociato le braccia, la stessa percentuale ci risulta essere stata raggiunta in Unicredit e in Intesa San Paolo. Il 92% di adesione è stato toccato in BNL, mentre per Credito Bergamasco le assenze totali sono state pari al 94%, di cui il 71% espressamente per lo sciopero. La categoria dei bancari non scioperava unitariamente da tredici anni. Con queste percentuali di adesione, i bancari dimostrano di essere pronti alla lotta per difendere il Contratto nazionale, il fondo di solidarietà e contro i tagli all’occupazione con cui ABI ed i banchieri vogliono fare pagare la crisi generale in corso. Il messaggio ad ABI è stato mandato, non ci fermeremo”.

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