Tappi di gommapiuma, distribuiti a centinaia durante la giornata di sabato. A Colognola si protesta anche così contro il rumore degli aerei che decollano dallo scalo di Orio al Serio e passano a poche decine di metri sopra i tetti delle case. Gli esponenti di Rifondazione comunista che hanno organizzato il presidio distribuiscono tappi giallorossi, i cittadini capiscono al volo il motivo dei curiosi cadeaux, sorridono e ringraziano.
“Noi non chiediamo la chiusura dell’aeroporto, non l’abbiamo mai chiesta e mai lo faremo – spiega Paolo Scanzi, esponente di Rifondazione -, molti pensano che la nostra posizione sia così drastica, ma non è così. Noi vogliamo solo il rispetto della salute dei cittadini. Come? Con più compatibilità ambientale. Proponiamo di non superare i limiti di voli fissati dalla legge, il blocco dei voli notturno, la diffusione dei dati relativi all’inquinamento acustico ed atmosferico e i relativi effetti sulla salute dei cittadini”.
“La compatibilità ambientale e sociale tra l’aeroporto e i quartieri di Bergamo è ormai un miraggio – si legge nel volantino distribuito alla cittadinanza -. Il limite di 68 mila 570 voli è abbondantemente superato. I voli notturni continuano incessanti. Le curve isofoniche del rumore scritte da Sacbo devono essere completamente rifatte perché il Tar le ha bocciate. Non vi è traccia dello studio epidemiologico. Aumentano i rischi non solo per la salute, ma in proporzione anche di un incidente aereo. L’amministrazione Tentorio non ha mai “battuto i pugni sul tavolo” all’interno del Consiglio di amministrazione di Sacbo per difendere i diritti dei cittadini di Bergamo”.
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