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Letta: maggioranza numerica o politica Il nodo è qui

Mentre incassava un consenso più ampio del previsto il rinato premier Letta già doveva fare i conti con quella che sarà da oggi in poi la sua maggioranza. E in Aula, alla Camera lui stesso ha annunciato che "bisogna distinguere tra maggioranza numerica con Berlusconi e maggioranza politica con Alfano. Io governerò con la seconda".

Mentre si snodava una delle giornate più rocambolesche della storia politica italiana con colpi di scena a raffica fino all’ultimo – il sì di Silvio Berlusconi alla fiducia al governo di Enrico Letta -, si consumavano storie e amicizie lunghe una vita, o comunque lunghe la vita di un partito. Sodalizi che sembravano infrangibili si sfaldavano, persone che avevano cenato insieme chissà quante volte si sbeffeggiavano, insultavano (e non è finita qui…).

Intanto però, mentre incassava un consenso più ampio del previsto il rinato premier Letta già doveva fare i conti con quella che sarà da oggi in poi la sua maggioranza, democristiana sottolineano in molti. E in Aula, alla Camera lui stesso ha annunciato che "bisogna distinguere tra maggioranza numerica con Berlusconi e maggioranza politica con Alfano. Io governerò con la seconda".

Già, il nodo sta qui dal momento che ormai il Pdl si mostra spaccato in due e che un nuovo gruppo si va costituendo attorno ai ciellini Roberto Formigoni e Maurizio Lupi e bisogna capire se Angelino Alfano, ora tirato per la giacchetta di qua e di là (questione di "quid"),  ne sarà il leader. Con questo gruppo, che peraltro potrebbe far slittare la decadenza di Berlusconi da Palazzo Madama dal momento che in caso di costituzione di nuove squadre vanno riviste le commissioni compresa quella che venerdì 4 ottobre dovrà decretare l’addio al Senato per il Cavaliere, con questo gruppo dicevamo Letta può continuare a  governare senza l’appoggio dei pidiellini duri (e non più puri visto che hanno cambiato idea sulla fiducia).

Le carte si scopriranno prestissimo, alle 11 govedì mattina Alfano dirà la sua, ma solo allora si saprà su quali basi, con quali prospettive e traguardi, il Paese potrà contare. 

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