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Politica

Anche a Bergamo caos Pdl Falchi e colombe si giocano il futuro del centrodestra

La corsa al ritorno di Forza Italia entra nella fase più critica anche in Bergamasca. Dopo l’entusiasmo dei giorni scorsi, il centrodestra fa i conti con una spaccatura interna che potrebbe compromettere il futuro del partito. La crisi di governo scatenata dalle dimissioni dei parlamentari e dei ministri, spinti da Silvio Berlusconi, causa non pochi turbamenti in Bergamasca.

La corsa al ritorno di Forza Italia entra nella fase più critica anche in Bergamasca. Dopo l’entusiasmo dei giorni scorsi, il centrodestra fa i conti con una spaccatura interna che potrebbe compromettere il futuro del partito. La crisi di governo scatenata dalle dimissioni dei parlamentari e dei ministri, spinti da Silvio Berlusconi, causa non pochi turbamenti in Bergamasca. Il volo in picchiata dei falchi, pur spettacolare, non ha avuto l’effetto sperato. Molti esponenti del Popolo della Libertà, anche a Bergamo, invocano responsabilità ai vertici nazionali, consapevoli delle conseguenze a cui il paese andrebbe incontro con la caduta del governo. Anche i ministri, a partire dal segretario Angelino Alfano, non sono più così convinti della bontà dello schiaffo a Enrico Letta: continua la difesa di Silvio Berlusconi, ma senza coinvolgere l’Italia.

Il coordinatore provinciale Angelo Capelli preferisce aspettare qualche giorno prima di giudicare pubblicamente una situazione ancora molto confusa. Essere nei suoi panni è quanto mai difficile, alla guida di un partito che non sa ancora quale direzione prendere. Come se non bastasse le elezioni amministrative sono ormai alle porte e pressioni arrivano da ogni parte: base, eletti, parlamentari.

L’ultima fuga in avanti è stata stoppata da un imprevisto casuale. Ieri, lunedì 30 settembre, è stata programmata una conferenza stampa per la presentazione del nuovo gruppo consiliare in Provincia, chiamato “Forza Italia-Un ritorno al futuro”, poi saltata. Sono stati invitati tutti i parlamentari, i consiglieri regionali (tra cui lo stesso Capelli) e ovviamente i rappresentanti dell’(ex) Popolo della Libertà in via Tasso. Per i giornalisti sarebbe stata una bella occasione per capire le dinamiche bergamasche. Come mai è stata annullata? Nessun motivo politico: il capogruppo provinciale Giuseppe Bettera ha avuto un leggero malore (auguri di pronta guarigione). Nella sfortuna, una fortuna per gli esponenti del Pdl che non dovranno rendere conto di uno tsunami che coinvolgerà anche Bergamo.

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