• Abbonati
Martinengo

No all’inno di Mameli Salvini: “Sono d’accordo, meglio La terra dei cachi”

In difesa del sindaco Nozza è sceso in campo il segretario della Lega lombarda: "Decisione giusta, dovrebbero farlo tutti. Altro che Mameli, questo Stato che ci massacra di tasse si merita come inno La terra dei cachi di Elio e le storie tese”

Anche i vertici della Lega scendono in campo. Continua a far discutere la vicenda portata alla luce da Bergamonews (LEGGI QUI) sulla decisione del sindaco leghista di Martinengo, Paolo Nozza, che ha invitato la banda cittadina a non eseguire l’inno di Mameli nel corso della cerimonia per l’inaugurazione del vecchio filatoio ristrutturato. Nozza aveva inviato una mail al direttore del gruppo, Giuseppe Asperti, con il seguente testo: "Siete invitati alla cerimonia, ma non dovete eseguire l’inno di Mameli".

Una direttiva che ha provocato parecchi malumori tra i martinenghesi, stupiti e delusi dal loro primo cittadino come si vede dal nostro video:

 

 

In difesa di Nozza si è espresso il segretario della Lega lombarda, Matteo Salvini: “E’ uno scandalo se un sindaco leghista non fa suonare l’inno di Mameli all’inaugurazione di un’opera pubblica? Dovrebbero farlo tutti.

Lo Stato sta massacrando di tagli e tasse i Comuni, e con loro i cittadini. Altro che Mameli, questo Stato merita come inno “La terra dei cachi” di Elio e le storie tese”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Il sindaco Paolo Nozza vieta il "Fratelli d'Italia"
Martinengo
Il sindaco leghista vieta alla banda di suonare l’inno di Mameli
Paolo Nozza, sindaco di Martinengo
Martinengo
No all’inno di Mameli Il sindaco Nozza: “Volevo canzoni più allegre”
I martinghesi cantano l'inno di Mameli
Attenti al palo
“Il sindaco ha sbagliato” E tutta Martinengo canta l’inno: il video
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI