Non è ancora chiusa la vicenda del carro armato alla festa della Dea dello scorso luglio. La Commissione Disciplinare ha inflitto una multa di 17mila euro a Giulio Migliaccio, centrocampista dell’Atalanta, “per essere salito, nella serata del 14 luglio 2013, nell’ambito della ‘Festa della Dea organizzata dalla tifoseria dell’Atalanta, a bordo di un carro armato che schiacciava due auto dipinte con i colori sociali della Roma e del Brescia, ponendo in essere un comportamento fortemente in contrasto con i valori dello sport e idoneo a creare un clima di tensione tale da innescare reazioni violente da parte delle tifoserie delle societá contro interessate nei confronti dei sostenitori dell’Atalanta". Disposta anche un’ammenda di 17mila euro nei confronti del club bergamasco a titolo di responsabilità oggettiva.
Il centrocampista dell’Atalanta aveva provato a giustificarsi qualche giorno dopo l’accaduto con una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società nerazzurra: "Riguardo all’episodio del carro armato – aveva dichiarato l’ex centrocampista del Palermo – che mi ha visto inconsapevolmente protagonista intendo precisare quanto segue: in un’atmosfera festosa ed in mezzo ad una folla immensa di tifosi, tra cui una moltitudine di donne e bambini, sono stato invitato a salire sul carro armato, che da anni gira alla Festa della Dea, trasportando giocatori e dirigenti per un saluto alla gente, in modo che siano visibili a tutti. Non potevo assolutamente immaginare che, ad un certo punto, avremmo schiacciato due vecchie auto prese allo scasso. Me ne sono accorto quando il carro armato ci stava salendo sopra e non potendole vedere, perché ero in alto e dietro, non sapevo che le stesse riportavano i simboli di due società di calcio”.
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