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Il lutto

Si è spento Mario Caffi avvocato e professore dai mille interessi

Addio all'avvocato dai mille interessi e dalle mille passioni. Si è spento nella notte tra venerdì e sabato Mario Caffi. Aveva 74 anni. Uomo di Legge in primis, ma persona eclettica che amava e praticava l'insegnamento, lo sport, l’arte, l’editoria e, soprattutto, la sua città: Bergamo.

Addio all’avvocato dai mille interessi e dalle mille passioni. Si è spento nella notte tra venerdì e sabato Mario Caffi. Aveva 74 anni.

Uomo di Legge in primis, ma persona eclettica che amava e praticava l’insegnamento, lo sport, l’arte, l’editoria e, soprattutto, la sua città: Bergamo. Un amore, ricambiato, che l’ha visto impegnato e protagonista nella realtà delle università, delle banche e delle imprese.

Laureato a pieni voti in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, nel 1966 fonda lo studio Caffi Maroncelli Associati con sedi a Bergamo e Milano. Il suo studio diventa nel tempo consulente abituale di Confindustria Bergamo, dell’Ance (Associazione costruttori edili di Bergamo) e delle grandi imprese bergamasche che si espandono all’estero. Presidente della Camera Arbitrale di Bergamo ed è chiamato spesso come arbitro alla Camera Arbitrale Nazionale d Internazionale di Milano. Docente di Diritto fallimentare all’Università di Bergamo, la sua figura diventa un riferimento per generazioni di studenti proprio per la competenza, la passione e l’amore per l’insegnamento.

Un professionista lontano dallo stereotipo dell’uomo ristretto tra codici e cattedre.

Diventa presidente di Co.Be. Spa, società finanziaria di partecipazioni del Comune di Bergamo spalancando per la città la felice stagioni della grandi mostre: Lotto, Caravaggio, Bergamo l’altra Venezia, Collezione Rau, Fra’ Galgario. Sempre accanto allo sviluppo economico di Bergamo siede nel consiglio di amministrazione di Sacbo, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Orio al Serio al suo lancio internazionale.

Accanto agli studenti, sempre a fianco delle imprese nel loro sviluppo internazionale e alle banche, Caffi non trascura le sue grandi passioni sportive: lo sci (è stato maestro alla Presolana), la montagna, il calcio (consigliere di amministrazione dell’Atalanta nell’epopea Bortolotti) e il golf, senza dimenticare le auto: è presidente dell’Aci Bergamo.

Sportivo è anche negli altri interessi che segue da vicino: la politica e l’editoria. Per la prima dove è sempre pronto a dare un consiglio, un suggerimento e una mano all’inquilino di Palazzo Frizzoni. Per la seconda, l’editoria, fonda con alcuni amici la società che dà vita a Bergamonews.it con un solo comandamento: la libertà di informazione.

Una presenza, la sua, sempre però discreta e fondata sul rispetto che la città ricambiava. E un ventaglio di presenze che mancheranno ai tanti amici che con lui hanno condiviso lunghi percorsi. Un testimone difficile da raccogliere, ma che il figlio Federico, anche lui avvocato e partner dello studio, porterà avanti con determinazione.

Intanto a prevalere è la tristezza per la perdita e tutto Bergamonews si stringe a Federico e alla moglie Francesca Rigamonti. 

La camera ardente è all’Hospice di Bergamo, i funerali saranno lunedì alle 10.30 in Duomo.

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