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Le scuse

Calderoli: “Era una battuta da comizio: invito Kyenge alla Berghemfest”

Roberto Calderoli prova a scusarsi con il ministro Cecilie Kyenge: “Era una battuta da comizio. Non volevo offendere, se il ministro si è offesa me ne scuso. Per farmi perdonare la invito ufficialmente alla Berghemfest”.

Le dichiarazioni del senatore bergamasco della Lega Nord Roberto Calderoli a Treviglio (“Quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare alle sembianze di orango”) hanno scatenato una vera e propria bufera.

Il mondo politico, dal presidente del Consiglio Enrico Letta alle deputate bergamasche Locatelli e Carnevali, ha condannato in blocco l’uscita del vicepresidente del Senato che ha provato a difendersi così: “Ho parlato in un comizio, ho fatto una battuta, magari infelice, ma da comizio. Non volevo offendere e se il ministro Kyenge si è offesa me ne scuso”.

“Per farmi perdonare dal ministro Kyenge – ha aggiunto Calderoli – la invito ufficialmente ad un dibattito alla Berghemfest nel mese di agosto, la tradizionale festa della Lega a Bergamo ma sappia che non le farò sconti sulle critiche al suo modo di fare politica dell’immigrazione e su quel che dice a proposito dello ius soli”.

“Ho invitato il ministro Kyenge ad un confronto a Bergamo, dove mi ha già dato la disponibilità a partecipare anche Roberto Maroni, per scusarmi con lei. Ma non vorrei che il polverone su di me serva a coprire altro, non sarò capro espiatorio. Non vorrei che si chiedano le mie dimissioni per evitare di parlare di possibili dimissioni di qualche ministro per la vicenda Ablyazov. Una mia battuta, per quanto infelice, non può essere paragonata ai danni che questo Governo sta facendo al Paese”.

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