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Fatti e misfatti

Archiviate le comproprietà si apre il vero mercato Ma con quali soldi?

Chiusa la noiosa e anomala pratica delle comproprietà, il mercato vero e proprio può entrare nel vivo senza più distrazioni: il presidente Percassi ha confermato l’ossatura della squadra ma con quali risorse si costruirà l’organico del futuro?

di Luciano Passirani

Per la serie quanto avvenuto in settimana tra fatti e misfatti, superata la scadenza delle comproprietà, si apre un nuovo ciclo per i trasferimenti estivi pur tutti consci che i grandi scambi si concluderanno solo all’ultimo.

Rimango sempre convinto che le comproprietà siano una anomalia tutta italiana, infatti non esistono nel resto del mondo calcistico. Ben venga a questo proposito la prossima assemblea della Lega di A del 27 giugno che all’ordine del giorno avrà proprio l’esame dell’abolizione, ci credo poco come continuo a diffidare di un mercato che si conclude quando il campionato ha già avuto inizio.

Il più bravo come sempre sarà quel Direttore Sportivo che riesce a mettere a disposizione dell’allenatore una rosa quasi completa per l’avvio del ritiro di preparazione: metà luglio non è lontano nemmeno per l’Atalanta, attesa come d’abitudine in quel di Rovetta e le dichiarazioni di Percassi fanno ben sperare, dando fin d’ora una impronta all’ossatura principale della squadra, “i punti fermi saranno Consigli Stendardo Cigarini e Denis”.

Ben vengano le parole del Presidente, soprattutto dopo che a Firenze si torna a parlare dell’argentino come obiettivo viola. Dobbiamo crederci?

Tanti saluti a Bianchi quindi, anche perché il suo entourage mi ha precisato che venire a Bergamo non è un problema economico, ma quello di non ricadere nell’esperienza dell’ultimo campionato a Torino, che vuol dire vengo volentieri per giocare, non per fare la spalla o l’alternativa di Denis.

Lo stesso discorso fatto da Gabbiadini l’anno scorso, meglio andare a giocare, che contrasta con le recenti dichiarazioni del Direttorissimo Marino tese ad illudere la piazza: “Non più prestiti ad altre squadre, nel caso il ragazzo torna a Bergamo”. Ora la comproprietà con la Juventus è stata rinnovata, quindi Gabbiadini veste la maglia bianconera oppure gioca a Bergamo. Credo che la Juventus stia pensando di acquistare anche l’altra metà per gestire liberamente il futuro del giocatore. Alla fine un altro giovane visto e goduto solo di sfuggita lascia l’amaro in bocca ai tifosi atalantini.

La risoluzione delle comproprietà doveva servire ad alleggerire numericamente la rosa, senza per questo sacrificare la qualità. Credo che la rinuncia a Giorgi non genererà moti di piazza, nemmeno quella a Biondini, perché dettata da motivi economici, vedi ingaggio non inferiore a 800mila euro, come Basha per 350mila euro è tutto del Torino, mentre Colantuono non lo aveva ritenuto abile nemmeno per fare il titolare in serie B. Mentre scrivo su Giorgi sembra ritornare un interesse a costi inferiori alla comproprietà, valutata 1,5 milioni di euro, che pareva assai eccessiva.

Mi auguro che Marino abbia già in mano qualche valida e presentabile alternativa, visto che Massimo Donati che più volte aveva dichiarato di tornare volentieri, è finito al Verona dove non credo ci siano bilanci migliori e nemmeno ingaggi da nababbi. In questo modo ci manca qualcosa a metà campo, almeno che le rinunce a Biondini, Giorgi e al riscatto di Basha sia un modo molto diretto per costringere Colantuono a credere nei giovani. Di certo Baselli, recuperato in extremis alle buste con il Cittadella, non è inferiore a nessuno dei tre, bisogna solo crederci. Serve comunque ancora un centrocampista di esperienza, salvo puntare ancora su Radovanovic.

In difesa abbiamo confermato la comproprietà di Canini, non so se per disperazione, mi auguro per valutarlo in un intero campionato. Dietro siamo gli stessi dell’anno scorso e Marino è troppo scaltro per non ricordare che abbiamo finito per essere una delle peggiori difese. Troppo presto per trarre conclusioni, in avanti ci ritroviamo per intero De Luca sul quale rimango incerto, mi pare in grande difficoltà in serie A.

Non ci sono risorse economiche, bisogna aspettare le vere richieste per Bonaventura, ma il presidente vuole non meno di 15 milioni di euro, che nessuno ci darà.

Sorprendenti le dichiarazioni di Percassi su Masiello, quando non smentisce di poterlo riprendere. Provocazione per quanto tale, sarebbe bello conoscere il pensiero di Cristiano Doni che ha sempre dichiarato di avere combinato tutto unicamente per riportare l’Atalanta in serie A .

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