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Treno Lecco-Bergamo solo due vagoni L’ira dei pendolari fotogallery

Il treno delle 7 della tratta Lecco-Bergamo nella mattina di martedì 23 aprile era composto da soli 2 vagoni rispetto ai 6 di altri giorni. Alcuni passeggeri sono rimasti a terra, altri imprigionati tra la folla non sono riusciti a scendere alle fermate. Ma il capotreno assicura: "Misure di sicurezza garantite".

Ore 7 di martedì 23 aprile: "l’eccellenza" dei trasporti regionali, il primato della Lombardia motore economico dell’Italia e come terza regione produttiva in Europa ha ceduto il posto. Il treno ATr 115-006 che collega la tratta Lecco-Bergamo era composto di soli due vagoni al contrario dei cinque o sei che abitualmente lo compongono. Sin dalla stazione di Cisano Bergamasco tutti i posti a sedere erano già occupati, alle successive fermate di Pontida e ambivere la situazione è ulteriormente peggiorata. Se già a Pontida il piccolo treno era stato interamente riempito, anche nei posti in piedi, ad Ambivere è stato impossibile salire.

Per molti passeggeri cresceva il nervosismo per l’eccessivo stipamento dei pendolari e la paura che sarebbe potuto succedere con un eventuale incidente, vista l’altissima concentrazione di persone. Alla stazione di Ponte San Pietro c’è stato un accenno di rissa tra passeggeri bloccati nella folla e chi voleva scendere.

Al tanto atteso arrivo alla stazione di Bergamo, i pendolari adirati finalmente sono scesi dal treno. I due vagoni con circa 80 posti a sedere era gremito di oltre 220 persone.

Il capotreno alla domanda se in queste condizioni il convoglio rispettava le misure di sicurezza ha risposto: "Sono treni di ultima generazione, possono trasportare anche più passeggeri". Imbufaliti e sfiniti i pendolari hanno promesso di dare battaglia. 

Angelo Meles

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