La vigilia di una festa che si trasforma in tragedia. Alessia Olimpo, odontoiatra di 36 anni, la donna che ha ucciso la sua piccola figlia, Elisa, 18 mesi, e poi si è tolta la vita con un coltello nel pomeriggio di sabato 20 aprile, avrebbe dovuto partecipare domenica alla “Festa della vita” alla parrocchia di Monterosso.
Il parroco don Remo: “Sono sconvolto”
"Sono sconvolto, non mi sarei mai aspettato di dover commentare una notizia simile – afferma don Remo Luiselli, parroco di Monterosso -. Alessia domenica mattina avrebbe dovuto partecipare alla ‘Festa della vita’ assieme alla piccola e quando mi ha chiamato per confermarmi la loro presenza l’ho sentita felice ed entusiasta". Se il parroco è scosso, il quartiere non è da meno e si trincera dietro un silenzio che è segno rispetto e di vicinanza alla famiglia. I rilievi della scientifica sono andata avanti fino alle 5 di domenica al quinto piano del palazzo in via Giulio Cesare 52 a Bergamo.
La ricostruzione della tragedia
Sono le 18 di sabato 20 aprile quando Guido Calderoli il nonno di Elisa, suona al campanello dell’appartamento del figlio Alberto. Due ore prima aveva lasciato la stessa abitazione con la moglie, erano stati a pranzo da Alessia e avevano trascorso il pomeriggio con la nuora e la nipote. Capitava spesso negli ultimi mesi che i parenti trascorressero molto tempo con Alessia, da quando aveva perso la madre un anno fa era caduta in una profonda depressione. Al campanello non risponde nessuno. Guido chiama il figlio Alberto che sta seguendo un congresso dentistico a Riva del Garda, in provincia di Trento. Chiamano sul cellulare, bussano alla porta, suonano al campanello. Dal quinto piano del palazzo non c’è nessuna risposta. Sono ore di ansia. Alberto rientra subito a Bergamo e all 20.30 chiama la polizia e i vigili del fuoco. Dalla stazione di Dalmine arriva un’autoscala che permetta di raggiungere il terrazzo al quinto piano. La portafinestra della stanza della bambina è socchiusa.
Davanti agli occhi dei vigili del fuoco una scena drammatica: in una pozza di sangue giacciono Alessia e la piccola.
L’intervento della polizia
Immediato l’intervento del magistrato di turno, il sostituto procuratore Franco Bettini, del dirigente della squadra Mobile Gianpaolo Bonafini, dei tecnici della polizia Scientifica, degli agenti della Volanti e dei carabinieri. Gli inquirenti confermerebbero la dinamica della tragedia: si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Alessia colta da un raptus avrebbe prima ucciso la piccola e poi, in un momento di lucidità rendendosi conto di quanto fatto, disperata si è tolta la vita tagliandosi la gola. La salma di Alessia e di Elisa sono state ricomposte nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove saranno sottoposte all’esame autoptico, inoltre saranno analizzate tutte le tracce biologiche rinvenute sul luogo del delitto, per escludere definitivamente l’eventuale intervento di una terza persona.
Il dolore della famiglia
Disperato Alberto Calderoli, il marito di Alessia e padre della bimba. Alberto e Alessia, entrambi dentisti, lavoravano insieme nel loro studio di via don Guanella a Bergamo. Alberto è nipote di Roberto Calderoli, già ministro della Semplificazione e vicepresidente del Senato, e fratello di Paolo che, con il nome d’arte Casiraghi interpreta suor Nausicaa al programma televisivo Colorado.
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