È trascorso un anno dal suo arresto e ora il maestro di Palosco torna libero. E in paese scatta la protesta con un singolare sciopero: non mandare i figli a scuola.
L’iniziativa ha avuto praticamente un’adesione totale: nessun bambino è entrato a scuola nella mattina di mercoledì 17 aprile. Un anno fa il maestro – un 63enne, sposato e padre di due figlie – fu sorpreso dai carabinieri mentre abusava di un suo alunno in un laboratorio.
Fu l’inizio di una macabra scoperta: il maestro aveva abusato di nove suoi alunni con un’età dagli 8 ai 13 anni. Pochi mesi di carcere e il 63enne era finito agli arresti domiciliari in una struttura religiosa della provincia di Bergamo tenuta segreta per proteggerlo.
Oggi, a distanza di un anno dal suo arresto, la misura cautelare scade e il maestro torna in libertà. Una misura che pare ingiusta e inadeguata al comitato dei genitori dell’istituto che ha deciso di protestare in segno di solidarietà alle famiglie delle vittime.
Uno sciopero insolito: non mandare i figli a scuola. Intanto all’esterno del plesso scolastico sono apparsi alcuni striscioni che chiedono giustizia. E si aspetta la prima udienza fissata per giovedì 18 aprile, anche se non è detto che sia l’udienza conclusiva. Insomma gli animi sono tesi in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
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