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Mara Azzi è il miglior direttore generale delle Asl lombarde

Sono stati pubblicati i punteggi dati alla sanità della Lombardia, proprio a pochi giorni dal voto che ha cambiato ma non troppo il governo e la gestione del Pirellone.

Sono stati pubblicati i punteggi dati alla sanità della Lombardia, proprio a pochi giorni dal voto che ha cambiato ma non troppo il governo e la gestione del Pirellone.

Il miglior direttore generale delle Asl è a Bergamo. Si chiama Mara Azzi e ha totalizzato un punteggio finale di 96,65, che deriva dalla sommatoria di 76,10 (sanità), di 19,85 (famiglia) e dalla maggiorazione del 10 per cento del comitato interassessorile.

Per quanto riguarda gli ospedali, il miglior direttore è all’ospedale Maggiore di Crema, con Luigi Ablondi, che totalizza un punteggio di 95.30. Due quindi le liste.

Da una parte le Asl, dall’altra gli ospedali. Così, si scoprono cose interessanti. Per esempio che nei primi cinque posti, a livello di ospedali, non c’è neppure una struttura di Milano: dietro Crema c’è Lodi, con Giuseppe Rossi (94.82), poi c’è il Sant’Antonio di Gallarate, dove il tandem tra il dottor Cantù e il dottor Pontoni totalizza 94.64.

Poi, ancora, c’è Luigi Gianola del Valtellina Valchiavenna (94.58).

Al quinto posto i Riuniti di Bergamo, con Carlo Nicora (94.40).

E giù giù, a scendere: Pavia (Daniela Troiano – 94.29), Danilo Gariboldi di Chiari (93.83), Paolo Moroni del Circolo Melegnano (93.43), Mauro Lovisari del Circolo Lecco (93.35), Simona Mariani dell’Istituto Ospedaliero di Creomna (93.31), Desenzano (tandem Russo-Votta prende il 93.19).

Il primo ospedale di Milano in questa lista è quello del FatebeneFratelli, dodicesimo, con Giovanni Michiara (92.73). Poi c’è Desio e Vimercate (Pietro Caltagirone – 92,71), il Macchi di Varese, i Civili di Brescia, Seriate, il San Gerardo di Monza, il Civile di Legnano, il Pini di Milano, Busto Arsizio, il Niguarda di Milano. L’ultimo è il San Paolo di Milano, dove il direttore Enzo Umberto Brusini totalizza l’82,94 per cento.

Poi c’è la partita sulle Asl. Anche qui, Milano di certo non brilla. Al primo posto, come detto, c’è Bergamo. Poi arriva Brescia, con Carmelo Scarcela (96.08), poi c’è Lecco (tandem Votta-Lucchini) che totalizza 95.82 grazie anche a un "premio" dello 0,70 del comitato assessorile. Segue Varese (dottor Daverio), Mantova (Borelli), e poi Milano, dove Giacomo Walter Locatelli totalizza 95.17. E ancora: Monza e Brianza, Cremona, Como, Lodi, Valle Camonica e le altre due Asl di Milano, dove la 2 precede la 1, che viene addirittura penalizzata con un -1 dal comitato strategico interassessorile. Chiudono Sondrio e Pavia, dove Alessandro Mauri si piazza ultimo con 92.88.

Ma non ci sono solo nomi e numeri, in questa lista. C’è anche una nota finale interessante: il presidente Formigoni, l’assessore alla Sanità di Mario Giovanni Melazzini, l’assessore alla Famiglia Pellegrini e l’assessore al Bilancio Romano Colozzi firmano una nota nella quale, riguardo alle Asl, si elogiano le capacità di collaborazione delle Asl di Bergamo, Lecco e Varese.

Per Milano 1, invece, si sottolineano "criticità nel mantenimento del buon clima aziendale in conseguenza del verificarsi di tensioni sindacali". Per quanto riguarda invece le Aziende Ospedaliere, si sottolinea che "l’azienda ospedaliera di Busto non completa aderenza nell’attuazione della programmazione regionale e l’AO Sacco non completo governo dell’accordo di programma per la realizzazione della nuova Piastra Laboratori"

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