"Giustizia è fatta". Così, a caldo, il sindaco caluschese Roberto Colleoni commenta la rielezione nel consiglio di sorveglianza di Unica Servizi Srl, l’organo politico della società partecipata dei Comuni dell’Isola dalla quale aveva dovuto dimettersi dopo le elezioni comunali caluschesi dello scorso anno, in seguito alla richiesta avanzata da Fabio Colleoni, capogruppo di minoranza di Lineacomune.
Torna dunque dentro il consiglio Colleoni, battendo, alle votazioni, l’avversaria Carla Rocca, sindaco di Solza, raccogliendo l’86% delle quote. Per sdrammatizzare, un nuovo round nel derby tra i due sindaci vicini da segnare a favore di Calusco.
E’ un segnale rilevante per due motivi, secondo il primo cittadino caluschese. Dopo le elezioni comunali, infatti, Lineacomune aveva votato clamorosamente contro l’idoneità del sindaco a svolgere l’incarico conferitogli dagli elettori caluschesi. O una poltrona, o l’altra, gli era stato contestato, appellandosi alla normativa che sanciva l’incompatibilità del ruolo di sindaco con quella di consigliere in una società partecipata. Era stato sollevato un caso politico. Ma la sentenza della Corte Costituzionale del 1 luglio scorso ha dato ragione a Colleoni, dichiarando quella norma illegittima, sconfessando così quella azione della minoranza caluschese. "Un segnale mandato al mio consiglio comunale. Credo di essere stato uno dei pochi sindaci in Italia ad aver dovuto subire una tale situazione. Ora dovranno ricredersi", sentenzia il sindaco.
L’altro aspetto rilevante sta nella votazione stessa. "Ho ricevuto pieno mandato, anche da sindaci dell’area di centrosinistra, e ne sono contento. E’ un mandato che durerà ancora pochi mesi, fino al bilancio, dopo di che l’intero Cda di Unica decadrà e dovrà essere rieletto. Ho chiesto di poter terminare il lavoro che avevo cominciato, mi è stato riconosciuta questa possibilità. Per la prima volta, in Unica, si è votato su indicazione dei sindaci, contro la governance tuttora presente. E’ un segnale anche per loro".
Gianluca Mercuri
commenta