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Chi l'ha visto?

Yara, nel campo di Chignolo anche materiale legato all’edilizia

A una ventina di metri di distanza dal corpo della ragazza uccisa gli inquirenti trovarono oltre al biglietto aereo per Casablanca anche una targhetta legata al calcestruzzo e del polistirolo.

La trasmissione Chi l’ha visto non intende distogliere l’attenzione dal caso Yara Gambirasio, come a voler dire che non bisogna dimenticare la ragazzina di Brembate Sopra uccisa e senza un colpevole assicurato alla giustizia.

Così, dopo aver rivelato nelle scorse settimane che accanto al cadavere della piccola ginnasta era stato trovato un biglietto aereo per Casablanca, Marocco, biglietto non intestato a Mohammed Fikri, finora unico indagato, mercoledì 13 ha mostrato altri "reperti" che si trovavano nei paraggi della tredicenne: una targhetta di metallo utilizzata nei prodotti di calcestruzzo, del polistirolo pure utilizzato nel settore edile, e una bustina trasparente di un pacchetto di sigarette.

Importanti in particolare polistitolo e targhetta che sono legati all’edilizia, ricordando come le indagini in un primo momento hanno portato a cercare indizi in un cantiere dove peraltro aveva portato il fiuto dei cani molecolari e ricordando anche che sul corpo di Yara erano state rinvenute tracce di polvere di cantiere.

In particolare la targhetta fa risalire a una ditta produttrice del calcestruzzo: i cronisti di Chi l’ha visto hanno chiamato la ditta senza rivelarne il nome. Questa targa, hanno spiegato dall’azienda, viene messa sul calcestruzzo e alcuni operai dal 2008 hanno lavorato proprio a Chignolo per costruire un edificio che si trova nelle vicinanze del prato in cui è stata portata Yara senza vita.

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