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Il racconto

Almè, armato di bastone mette in fuga due ladri: “Erano già sul balcone”

Due malviventi sabato notte hanno tentato di entrare in un appartamento, ma sono stati messi in fuga dall’intervento del proprietario e da suo figlio che ha sentito i rumori.

Un tentativo di furto sventato, nel sabato sera di Almé, grazie al lavoro di squadra di padre e figlio, che hanno messo in fuga due topi d’appartamento. "Erano le 20.30 e io ero in camera da letto perché non mi sentivo molto bene, quando ho sentito delle voci non familiari proprio a ridosso del terrazzo della mia stanza – racconta Ettore Bertazza (il figlio) -. All’inizio non ci ho fatto caso perché poteva essere l’amico di qualche inquilino, ma dopo pochi secondi c’è stato un rumore forte, come se qualcosa o qualcuno fosse caduto contro la mia tapparella".

Attimi di tensione per il diciannovenne, che abita proprio a piano terra del palazzo. "Spaventato, mi sono alzato dal letto con l’intenzione di alzare la tapparella, ma avevo paura, e frattempo li ascoltavo parlare". Un leggero ma incomprensibile confabulare: "Sembravano albanesi o comunque stranieri, erano sicuramente in 2 – prosegue – e dal rumore che si avvicinava sempre di più, ho sentito uno dei due scavalcare il mio balcone ed avvicinarsi alla tapparella dove ero posizionato".

A favorire l’ingresso nel cortile interno del condominio da parte dei due ladri, sono stati il buio e soprattutto i cancelli d’accesso rimasti spalancati. "Poi ho avvertito un altro rumore, e sembrava che l’altro malintenzionato stesse cercando di entrare in casa attraverso la finestra del bagno (adiacente al terrazzo) arrampicandosi sul tubo della grondaia. Ormai non avevo più dubbi". Il tutto in una manciata di secondi, seguito dalla caduta di un vaso in terracotta appoggiato al davanzale, che ha dato anche l’allarme al padre Marco, al momento in salotto a guardare la televisione. "Anche mio padre si è allarmato, ed è venuto in camera mia armato di bastone – svela Ettore – non sapevo cosa fare, eravamo io e lui soli in casa".

Quindi, silenziosamente, il padre Marco alza in fretta la tapparella per cogliere di sorpresa i due malintenzionati. "Aperta la finestra, i due non si aspettavano fossimo lì appostati, e nel vedere mio padre armato sono scappati, mentre mio padre scagliava verso di loro oggetti". Un sabato sera di grande spavento per padre e figlio, ma che fortunatamente si è concluso senza incidenti. "Di certo ora non è più sicuro nemmeno stare in casa propria".

Cristiano Gamba

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